Il primo tempo è stato brutto, ci è mancata la concentrazione e non abbiamo fatto quello per cui abbiamo lavorato in settimana.
Siamo abituati a giocare con pazienza, oggi non è stato così, cercavamo sempre l’imbucata e loro ripartivano in contropiede.
Nella ripresa abbiamo cominciato a giocare come sappiamo, sono arrivati i 2 gol, ci è mancato solo il terzo per la vittoria.
Io mi sovrappongo sempre e salgo sempre in attacco, Sarno decide come proseguire l’azione, se servirmi oppure no. Oggi è successo meno spesso rispetto all’ultima partita.
Sapevamo della giovane età del portiere avversario e volevamo sfruttare questa cosa a nostro vantaggio; nella ripresa ci abbiamo provato ma loro erano chiusi bene e c’era poco spazio per cercare la conclusione da fuori.
Non è mai facile ripartire dopo una sosta, non solo in Lega Pro. C’è rammarico per la doppia occasione interna sciupata, dobbiamo mantenere i nervi saldi, c’è ancora tutto un girone.
Anche se la Casertana dovesse vincere ed andare a +4, sappiamo che tutto resterà ancora aperto, abbiamo rimontato anche da -8. Abbiamo un gruppo forte, un allenatore forte, un modo di giocare che tanti ci invidiano e che fa divertire.
Le inseguitrici non le guardo, è difficile dire chi è più pericoloso, noi dobbiamo proseguire per la nostra strada, consapevoli dell’occasione persa, lavorare in settimana e andare a vincere a Catanzaro.
Abbiamo sbagliato diverse partite in casa, di solito fatichiamo contro le piccole, ma non devono mancarci gli stimoli, lo stimolo dovrebbe essere vincere un campionato in una città che aspetta da 18 anni la serie B. Se qualcuno non ha stimoli, che lo si faccia fuori, non è possibile non trovare stimoli in una città come Foggia. Io, Coletti e gli altri più esperti dobbiamo far capire ai giovani che questo è l’anno giusto, quest’anno dobbiamo vincere.
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Ruggiero Alborea
Nato a Foggia nel 1983, laureato al Politecnico di Bari, segue il calcio sin da piccolo. Cresciuto con il mito del Foggia di Zeman e la passione per il giornalismo ereditata dal nonno Giovanni Spinelli, storico cronista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Ama raccontare le storie del calcio perché, in fondo, quelli non sono solo 22 uomini in mutande che corrono dietro ad un pallone. Collaboratore del “Giornale di Sicilia” e “Sestarete”, è nella squadra di Foggiasport24 dal 2013.