19 Settembre 2024
Blog Cuore Rossonero

Foggia Calcio, riprendi la scalata alla vetta!

DI GIUSEPPE BALDASSARRE – L’imperativo è ripartire. Ripartire e non ricominciare. Ripartire per il completamento della scalata alla vetta. Per poterlo fare bene è necessario non pensare alla Casertana ma cercare di incrementare il vantaggio su Benevento e Lecce mentre il Catania è ancora a valle. Lo scalatore, in primis, non deve mai perdere la posizione già raggiunta. Rischierebbe di precipitare nel vuoto. Indi, quando le condizioni climatiche lo dovessero permettere dovrà salire ancora fino a vedere il cielo sopra le nuvole.

La Casertana prima o poi non sarà un problema. Il problema sono i pareggi. Sì, siamo arrivati a questo: non possiamo permetterci di pareggiare ora. Sicuramente è merito, onore e vanto, certamente sappiamo bene che chi si ferma è perduto ma ora bisogna correre sia pure in salita e correre tanto perchè inseguiti da Lecce e Benevento, piuttosto che da inseguitori della Casertana.

Vedremo con la Juve Stabia a chi avrà fatto più male la sindrome del panettone. Inconsciamente crediamo di essere nel ritorno, invece sappiamo benissimo che è l’ultima di andata. In palio c’è l’effimero titolo di campione d’inverno, quando poi pesa un nanogrammo in più essere primi alla seconda di ritorno, piuttosto che all’ultima di andata. Gli stabiesi sono partiti male ma poi si sono rimessi in carreggiata. Non hanno un allenatore bravissimo ma hanno in Zavettieri un ottimo tattico, che sa preparare bene le partite. Inutile dire che bisogna vincere, non ci sono alternative.

Per fortuna De Zerbi è d’accordo con noi, ha detto che vorrebbe vincerle tutte e 18 più le 5 di Coppa. Qui però va fatto un distinguo. In Coppa una sola gara è sicura ed è il quarto di finale con l’Akragas. Quella è l’unica vera finale da vincere assolutamente. Poi possono bastare 4 pareggi purchè si segni maggiormente in trasferta e le Coppe diventerebbero 2 dopo quella del 2007. In campionato, invece, con ogni probabilità il FOGGIA giocherà più di 18 volte. Vincendo sempre, le partite diventerebbero 20 con la Supercoppa e questo De Zerbi l’aveva dimenticato. Qualificandosi per i play-off o perdendo la promozione diretta (fate un po’ voi) di gare da disputare ve ne sarebbero ancora minimo una e massimo 5. L’ideale sarebbe giocarne 25 tra campionato e Coppa.

Intanto, l’incognita del dopo Epifania vale per tutte le squadre. Il FOGGIA il suo dovere l’ha fatto riprendendo il lavoro 48 ore prima della Roma di Garcia che, tra l’altro, non deve aspettare il 10 gennaio per tornare in campo. Ma il FOGGIA è conscio di essere in guerra e la guerra non conosce soste. L’unica eccezione fu data da italiani ed austroungarici che, a Natale 1915, festeggiarono per qualche minuto assieme scambiandosi gli auguri e riprendendo le ostilità in seguito. Volendo guardare la vittoria di Martina, essa ha voluto significare che il FOGGIA sa agire da grande squadra, che il FOGGIA in Lega Pro è temuto fino al punto che il portiere della squadra ospitante becca il giallo per aver ritardato una rimessa dal fondo a metà ripresa sullo 0-0. Per 50 ore siamo stati pure in testa alla classifica ma sapevamo bene che avremmo dovuto aspettare il lunedì sera ed ogni cosa sarebbe tornata al suo posto. Quindi, il primato continua a mancare dal 2006 portato da Ancona fino alla gara col Gallipoli.

Le reti di Martina portano la firma autorevole di Sarno e di RE Iemmello. Sarno ora è al 55° posto dei cannonieri di sempre con 18 reti in compagnia di Barone, Bigon e De Zerbi. Iemmello, dopo un anno e mezzo, è al 26° posto con 25 reti assieme a Marino Di Fonte, mezzala che, ad inizio anni ’50, le realizzò in 3 anni in C ed a Vincenzo Traspedini che, dal ’66 al ’68, ne segnò 8 in A e 17 in B.

Nel frattempo, Gravina, il minore dei mali, guida la Lega Pro che tornerà a chiamarsi Serie C ed avrà 60 squadre. Dopo Fesce, consigliere negli anni ’70 della Lega Nazionale Calcio di A e di B, un altro dirigente del FOGGIA, Franco Sannella, è consigliere di Lega: che possa decadere a fine semestre per manifesta incompatibilità!

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