[dropcap color=”#888″ type=”square”]V[/dropcap]ietato sbagliare. Non tanto per la classifica quanto per il morale e l’autostima. Già, perché oggi, nella splendida Valle dei Templi ad Agrigento, il Foggia deve vincere soprattutto per sé stesso. Deve dimostrare di aver compiuto anche l’ultimo passo in avanti, quello decisivo: essere una grande squadra contro ogni avversario. Solo se ci riuscirà nessun traguardo gli sarà precluso, altrimenti, viaggiando a corrente alternata, il massimo obiettivo auspicabile saranno i play off. Poi, in subordine, c’è la classifica. Lì davanti nessuna delle rivali frena. Il Lacce batte il Messina, il Benevento fa il padrone sul campo di un Catania in disarmo e la Casertana è attesa dal match casalingo contro il Monopoli. Dunque una vittoria aiuterebbe a mantenere intatte le distanze tra le prime tre del girone. Tuttavia non sarà impresa semplice avere la meglio di un Akragas arrabbiato e desideroso di riscatto. Gli uomini di Legrottaglie, seconda peggior difesa del girone con 18 gol, (peggio ha fatto solo la Lupa Castelli con 23), non vincono in casa dallo corso 27 settembre (2-0 al Catanzaro) e nelle successive quattro gare hanno registrato altrettante sconfitte. Il tecnico De Zerbi non si fida: «Sono in crisi di risultati ma non di gioco. Mi aspetto una partita difficile, tesa, molto delicata per loro. Ai miei ragazzi chiedo bel gioco e cattiveria. La stessa vista contro la Casertana». Alla fine dei conti è tutto lì il salto di qualità chiesto al Foggia: affrontare ogni avversario allo stesso modo. In fondo i rossoneri hanno ampiamente dimostrato di essere due spanne superiori alla capolista. Basterebbe profondere lo stesso impegno contro le squadre meno accreditate del girone per diventare i padroni del campionato. Ma in campo, con tecnica e corsa scendono anche le motivazioni. E in Lega Pro chi ha più fame vince. Foggia, tu sei affamato?
METEO – Un clima quasi primaverile sarà lo scenario di Akragas – Foggia. Allo stadio Esseneto sono attesi 18°C, cielo sereno e quasi totale assenza di vento. Un clima caldo al quale non dovrebbe corrispondere calore sugli spalti. L’entusiasmo si è raffreddato in seguito agli ultimi risultati negativi della squadra. Campo in non perfette condizioni.
EX – Akragas – Foggia è una sfida dal sapore anni ’80. Tanti sono gli ex che hanno vestito le due maglie. Il più famoso è Pasquale Marino, allenatore rossonero dal 2002 al 2004 e numero dieci dei siciliani a metà anni ’80. Tra gli altri ricordiamo l’allenatore foggiano Vincenzo Marsico, Ignazio Arcoleo, Pier Giuseppe Mosti (nel Foggia di Bronzetti e Fabbri) e il calciatore Giovanni Fagan.
FOGGIA – Assenti Floriano (lunedì torna ad allenarsi) e Bollino (fastidio al ginocchio), il tecnico De Zerbi dovrebbe riproporre contro l’Akragas l’undici sceso in campo contro la Casertana. L’unico dubbio è legato al possibile rientro dalla squalifica di Coletti. Il play potrebbe partire titolare in luogo dello spagnolo Riverola.
FORMAZIONE –
BALLOTTAGGIO – Coletti 50% – Riverola 50%
AKRAGAS – Squalificato Aloi, il tecnico Legrottaglie potrebbe inserire a centrocampo il rientrante Almiron. Possibile conferma per Savonarola in attacco, in compagnia di Di Piazza e Madonia.
FORMAZIONE –
BALLOTTAGGIO – Madonia 60% – Leonetti 40%
DIRETTA – Foggiasport24.com seguirà la diretta del match aggiornando costantemente tabelllino e risultato. Per ricevere direttamente sul tuo smartphone gli aggiornamenti di Akragas – Foggia scarica QUI la app ufficiale di Foggiasport24.com.