Il tecnico dei Lupi fa i complimenti ai rossoneri e sottolinea: “Avranno un possesso palla più lungo del nostro con cui cercheranno spazi per affondare il colpo”.
Per il Cosenza è forse la partita più importante del girone di andata. Perderla potrebbe creare un cuscinetto poco comodo tra le primissime della classe e la formazione di Giorgio Roselli, che però ha fin qui dimostrato di essere degna della classifica che ha. “Tra la parte centrale della graduatoria e la zona-playoff ci sono pochissimi punti – ha detto il tecnico in conferenza – Pertanto ad oggi si può parlare soltanto di posizioni. Sono consapevole, però, che un risultato positivo per noi potrebbe arrivare soltanto con una prestazione eccezionale. Affinché la gente si renda conto del quoziente di difficoltà del match, credo possa fare testo la partita con la Casertana allo Zaccheria dove non c’è stata storia. Il risultato sarà dettato dall’episodio e se così fosse significherà che siamo sulla strada che speravamo di raggiungere ad inizio stagione”. Il Foggia è la candidata principale al salto di categoria insieme al Lecce. “I Satanelli offrono al loro pubblico un calcio importante e sono un collettivo quadrato. Devo fare i complimenti alla società, al tecnico e ai calciatori: le mie parole sono la pura verità. Tutti i componenti della rosa hanno visione di gioco e l’organico è costruito per vincere il campionato. Che poi ci riesca non è scontato”. I rossoneri hanno delle assenze: in mezzo mancheranno Agnelli e Gerbo, i due alfieri che prendono posto ai lati dell’ex Coseletti. “A centrocampo immagino venga utilizzato uno tra Riverola e Agostinone, che è un terzino fluidificante ma che può adattarsi. Il problema non sono tanto le assenze, ma il modo di giocare: terzini alti, Iemmello che dà profondità, personalità della difesa e anche del portiere. Avranno il pallino del gioco in mano con un possesso più lungo del nostro. Attuano questa modalità non per tenere la sfera, ma per trovare spazi con cui affondare il colpo. Noi, invece, dovremo trovare le giuste contromisure. Vincerà non chi farà di più, ma chi farà meglio le cose che lo contraddistinguono. Impossibile fare pronostici”. Chiusura dedicata alla sua squadra. “Il Cosenza prende pochi gol ed è pragmatico? Forse sì, ma giochiamo con un terzino che è un’ex centrocampista, con un’ala molto offensiva e due mezze ali. Dobbiamo parlare di caratteristiche del sistema di gioco e non di moduli”.
fonte: cosenzachannel