Giornata di conferenza in stampa in casa Catania. E’ intervenuto nella Sala Congressi di Torre del Grifo il direttore generale rossoazzurro Pippo Bonanno che ha così analizzato il momento attuale alle falde dell’Etna, come riportato da catanista.com:
“Il Catania continua ad essere in vendita. Le casse della società vivono un momento di normalità, le difficoltà non mancano ma tutto procede regolarmente. Chi è venuto qui sapeva la situazione, tutti hanno avuto tanto entusiasmo, si gioca in una città che non ha nulla a che vedere con la Lega Pro. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, siamo in una normale amministrazione sia dal punto sportivo che dal punto di vista economico. Tutte le società di Lega Pro aspettano la scadenza del 15 dicembre per pagare le mensilità ai giocatori di Settembre ed Ottobre, non c’è alcun problema su questo ed i ragazzi lo sanno. Il Foggia ed il Benevento hanno fatto i nostri stessi punti sul campo ma hanno un entusiasmo diverso, la nostra posizione di classifica influisce sui giudizi ma stiamo facendo un campionato importante, abbiamo dei calciatori di valore ma chiaramente gli ultimi risultati hanno un po’ influito sul morale ma giudico la stagione finora positiva. In queste ultime partite abbiamo un po’ subito in casa. Dobbiamo avere equilibrio ed avrei messo cento firme se a luglio mi avessero detto che il Catania avrebbe avuto 23 punti sul campo a dicembre, per me è tutto positivo. In autonomia abbiamo cercato di fare per il massimo per il bene del Catania. L’entusiasmo arriva tramite i risultati e grazie al lavoro. Mi auguro che la società trovi un acquirente perché porto avanti il progetto tecnico e la posizione dei tifosi nei confronti del passato sicuramente sono uno scoglio. Non è semplice lavorare in un contesto del genere. Cessioni? Per quanto riguarda Monzon dovrebbe rientrare a Catania anche se ha qualche possibilità in Sudamerica di trovare squadra. Stesso discorso vale per Leto. Per quanto riguarda Rolin, invece, ne riparleremo a giugno. Pulvirenti disse: “io ho tentato di fare questo, poi non è stato fatto”, non è stato detto tutto rispetto a quanto successo in quei giorni di fine giugno. Da quel momento è partita una persecuzione, con tanti aspetti ancora da appurare e verificare. Alessandro Moggi è un consulente con cui abbiamo rapporti da sempre. Con la famiglia Moggi non abbiamo alcun tipo di contatto. Penalizzazione? Non prendiamo in considerazione il Tar del Lazio, ad inizio stagione abbiamo deciso così. Penso che la squadra sia già forte, ma sappiamo dove intervenire per migliorare ancora”.
fonte: tuttolegapro