DI VALTER SCAGLIONE – Anche questa settimana mi tocca esprimermi con piacere sul momento Foggia ed ancora una volta cercherò di raccogliere più numeri possibili e con dati alla mano trovare le giuste parole per far comprendere a chi avrà la pazienza di leggermi che il Foggia Calcio è finalmente giunto ad una partita molto importante.
Infatti la squadra allenata da Mr Roberto De Zerbi in questo preciso scorcio di Lega Pro Girone C non può più permettersi il lusso di perdere altri colpi ovvero quei punti importanti al fine di conquistare la vetta della classifica generale. Conquistare la testa della classifica è fondamentale non solo per dare un messaggio chiaro ed inequivocabile agli addetti ai lavori ma lo è anche per non farsi distanziare più di tanto da Casertana e Messina (queste per me sono le squadre che finora mi hanno impressionato di più). Basta guardare le statistiche per rendersi conto che la Casertana è quella squadra che ha fatto meglio di tutte e che ha raccolto più punti, che il Messina sta in testa alla classifica delle partite giocate in trasferta e che il Foggia è la compagine che è prima con quelle disputate in casa, avendo vinto 4 volte e pareggiato in 1 sola occasione, dopo aver segnato 9 reti e subite solo 1.
Questi dati sono assolutamente oggettivi e non lasciano spazio a nessun dubbio e dicono che il Foggia in casa, con 15.000 tifosi al seguito, viaggia al ritmo della prima della classe. Ma dicono anche che Agnelli e compagni in trasferta non riescono ad andare alla giusta velocità ovvero a quell’andatura che può consentire loro di staccare quelle squadre che finora stanno facendo meglio di tutte.
Se il Foggia in casa è uno schiacciasassi è anche e soprattutto merito dei suoi numerosi e commoventi tifosi che quando la loro squadra gioca allo Zaccheria fanno grossi sacrifici per acquistare il biglietto, mettersi in fila sia al botteghino e sia dinanzi ai tornelli del complesso sportivo di Via Gioberti e con pazienza aspettare anche diverso tempo prima di gustarsi un eventuale goal del Re Pietro Iemmello, di Alberto Gerbo, di Enzo Sarno, di Miguel Angel Sainz-Maza, di Alessio Viola o di Roberto Floriano.
Ma è anche vero, purtroppo, che in trasferta il Foggia non riesce a portare i propri supporters sugli spalti. E quindi mi chiedo il perché e m’interrogo sul motivo per il quale la squadra dauna non riesca a portare i propri sostenitori al seguito quando gioca lontano dalle mura amiche. Cosa fare?
Io credo e l’ho già detto nel mio post pubblico indirizzato a Mario Marchitelli, che ognuno di noi che tiene al Foggia per i più svariati motivi deve fare la sua parte e deve riuscire a mettere via orgoglio e valide giustificazioni allo scopo di aiutare ad ogni costo la propria squadra del cuore. Io credo che il Foggia ha bisogno della voce grossa dei suoi tifosi anche quando è lontana dalla propria città e credo anche che la Società capeggiata dagli impareggiabili fratelli Sannella deve fare di tutto per incentivare l’esodo dei Foggiani al seguito della squadra anche quando questa stessa si reca in posti lontani e difficili da raggiungere.
Questo credo sia il motivo per il quale il Foggia ha due diverse velocità e credo anche che se la squadra continuerà ad essere forte in difesa e brava nel gestire l’eventuale vantaggio acquisito a gara in corso non avrà tanti problemi in classifica. Ricordate! Guai a perdere di vista la classifica! Guai!!!
Prima di salutare vi voglio dire che il Foggia quest’anno è già stato primo in classifica sabato scorso, il 7 Novembre 2015, per la precisione dalle ore 14:23 alle ore 14:39. Sono stati per me 16 minuti di grandissima soddisfazione. E se la soddisfazione dev’essere completa e condivisa con tutta la comunità foggiana allora esorto l’allenatore Roberto De Zerbi a prestare attenzione alla tattica da usare nel caso in cui dovesse capitare nuovamente, come a Matera ed ad Ischia, d’andare in vantaggio. Spesso si vincono i campionati quando il risultato finale delle partite segna lo score dell’1 a 0.
Meditate gente, meditate