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12 Luglio 2025
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Foggia Calcio, costretto a vincere contro la vera capolista

DI GIUSEPPE BALDASSARRE – Dopo Andria e Messina ancora una capolista allo Zaccheria, solo che, questa volta, è quella vera. Si chiama Casertana ed ha 8 punti più del FOGGIA. Per ora. Il vantaggio dei campani in classifica si tramuterà in una agevolazione pure sul terreno di giuoco: la forza dei nervi distesi, come recitava una pubblicità televisiva degli anni 60. Infatti i 7 punti di vantaggio che i rossoblu hanno sulle seconde Cosenza e Messina (sul campo anche sul Benevento) permetteranno loro di avere a disposizione tre risultati su tre per restare in testa come minimo fino all’Immacolata. In caso di vittoria allo Zaccheria ipotecherebbero addirittura il titolo d’inverno. In fondo, se il modesto Monopoli è riuscito a vincere a FOGGIA, perchè non dovrebbero riuscirci loro che sono primi?

Il loro primato è tanto inaspettato, quanto meritato. Tredici, massimo quattordici titolari, schemi di giuoco inesistenti, uomini contati ma bravi come Negro ed Alfageme, lo scorso anno primo e secondo con Salernitana e Benevento, partite vinte a volte stentatamente ma con continuità. Infatti, mentre il FOGGIA perdeva tempo a dare palla indietro a Narciso o peggio ancora perdeva a Pagani o col Monopoli, loro pensavano solo a mettere fieno in cascina. Vincere aiuta a vincere ed un titolo d’inverno invoglierebbe il loro presidente ad investire sul mercato di gennaio col miraggio di recuperare lo sforzo economico con i contributi della cadetteria.

Si dirà, è presto per ritenere la Casertana in B. Certo è presto, molto presto, allorquando restano da giocare poco più di 2/3 di torneo. Ma una considerazione al contrario nessuno la fa? In 12 gare la Casertana ha collezionato 8 punti più del FOGGIA. Morale della favola: solo in 4 giornate FOGGIA e Casertana hanno realizzato in media gli stessi punti; nelle rimanenti 8, la Casertana in media ha conquistato ogni volta un punto più del FOGGIA, sempre e comunque. La matematica non è un opinione. Infatti, matematicamente il FOGGIA, in media retrocessione, ha preso un punto nelle ultime due gare, mentre è opinione condivisa che ha disputato due buone gare, non possiamo affermare ottime solo per i rigori sbagliati.

A Catania il FOGGIA non solo è riuscito a non perdere laddove o perdi o ti fanno perdere, non solo ha rabbonito i siculi sulle loro intenzioni future ma ha sfoggiato una prestazione capolavoro per intensità, determinazione, concentrazione ed applicazione. Ovviamente, i benpensanti lamenteranno la mancanza di conclusioni a rete, senza riflettere sul fatto, che di fronte, c’era il forte Catania e non il debole Monopoli. Gli etnei sono stati dominati in casa loro e questo è inconfutabile. Lo 0-0 è molto prezioso se ottenuto al Cibali dove l’anno scorso, per esempio, scendeva in campo il Bologna.

Per Coletti è arrivata la squalifica e, verso il finale di gara, bene ha fatto De Zerbi a preservare l’altro diffidato Gerbo. Con la Casertana, oltre al guerriero Coletti ed ai lungodegenti Quinto e Floriano, mancherà pure Angelo. Insomma, tranne Di Chiara e se verrà impegnato Riverola li affronteremo con la squadra dell’anno scorso. In pratica, quelli che arrivarono settimi contro Negro ed Alfageme che arrivarono primi e secondi.

Inoltre, il FOGGIA segna poco e non ci venite a dire 16 reti, perchè ben 8 le abbiamo segnate in due gare con Lecce e Lupa, mentre nelle restanti 10 gare siamo andati 8 volte a bersaglio, fallendo per giunta due rigori. Con questi numeri non si può vincere un campionato. L’anno scorso i calci di punizione vincenti nascondevano le magagne e toglievano le castagne dal fuoco. Quest’anno ci conoscono e non ci buttano giù al limite dell’area, ammesso che ci arriviamo dopo 18 passaggi, 10 dei quali indietro.

Quella di Coletti a centrocampo è una grave perdita. Conoscendo De Zerbi, toccherà a Riverola con Agnelli metodista (almeno non va a fare l’inutile quarta punta). Forse l’idea di chiedere al neolaureato Agostinone se si ricorda come si gioca da mezzala non sarebbe tanto male. Agnelli a costruire, Agostinone e Gerbo a demolire le ripartenze della capolista. Ma De Zerbi ha le sue convinzioni giuste o sbagliate che siano, vedi Coletti difensore e difesa colabrodo. E fino a prova contraria, il FOGGIA gioca come nessuno in Lega Pro, poi se è costretto a battere la Casertana, non già per arrivare primo ma per rientrare nei play off dove questa settimana ironia della sorte ci ha fatto fuori il Pisa, per molti è un mero dettaglio, per noi no!

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