DI PEPPINO BALDASSARRE – Ancora una serata magica allo Zaccheria, ancora una vittoria importante: 2-0 al Messina salito in Capitanata da capolista e con la difesa meno battuta del torneo. In 94 minuti il FOGGIA ha segnato al Messina 2/3 delle reti subite in tutto il resto del campionato dai peloritani.
Come Sarno lo scorso anno portò temporaneamente il FOGGIA calcio nella zona spareggio promozione segnando in pochi minuti col Lecce in ‘zona Cesarini’ ed a freddo a Reggio Calabria, così il RE Pietro Iemmello contro Andria e Messina. Stavolta non si festeggia, il secondo posto è un traguardo volante, si potrà arretrare di qualche posizione, si potrà migliorare la piazza d’onore, con calma tutto si può fare.
Ai pochi delusi del mancato pareggio tra Casertana e Benevento ricordiamo che a novembre si semina, ma si raccoglie a maggio. Ottobre, notoriamente noto come il mese di storiche rivoluzioni, ha fatto si che il FOGGIA rivoluzionasse la propria classifica. Da essere poco sopra la zona retrocessione si è portato fino al quarto posto, con l’arrivo di novembre è secondo ed è tra le migliori 8 squadre di tutta la Lega Pro.
Coletti ha servito alla perfezione Iemmello che in posizione regolarissima ha aperto le marcature, ha conquistato il primo posto nella classifica cannonieri del campionato, mentre è salito al 37° posto nella classifica cannonieri rossoneri di sempre raggiungendo a 22 reti Chianese, Cosmano, Kolyvanov e Tivelli. Escludendo il mediocre Chianese, RE Pietro è al pari di vere e proprie icone della storia calcistica di questa città.
Una città che partecipa sempre di più alle vicende rossonere. Col Messina eravamo in 12000, nono stadio italiano per numero di presenze, serie A compresa. E se Celentano cantava 24000 baci, ben 24000 occhi hanno visto Alberto Gerbo effettuare una torsione e spalle alla porta lanciare una sassata vincente in semirovesciata sul secondo palo, lasciando di stucco il portiere peloritano.
Un altro capolavoro, nella stessa porta dove 8 giorni prima Maza, Viola e Iemmello confezionarono una rete gioiello. Anche la prodezza di Gerbo da sola vale il prezzo del biglietto. Poi lo stesso Gerbo ha prodotto qualcosa di ancor più essenziale e prezioso di quella rete. Ha recuperato a volte con caparbietà, a volte con ostinazione, a volte con classe sopraffina almeno una decina di palloni, stroncando sul nascere ogni tentativo di ripartenza messinese. Voi vi chiederete, ma è possibile che una rete così bella possa valere meno di 10 palloni recuperati? Certo che si e la risposta è elementare. Dopo il 2-0 se non si fa cerniera a centrocampo si fa sempre in tempo a perdere 4-2. Intelligenti pauca!
Altra battaglia vinta, ma guerra che continua. Ad Ischia sarà battaglia navale e dobbiamo essere più veloci degli aliscafi o terrestre in quel caso dovremo essere migliori dei conigli. Bitetto è un fine stratega e sul campo è solo 3 punti sotto De Zerbi. Quindi massima attenzione. Persino la qualificazione agli ottavi in Coppa Lega Pro la mettiamo da parte. Diremo solo che in 27 partecipazioni è la sesta volta che il FOGGIA giunge agli ottavi. Nelle altre 5 volte solo una volta è uscito agli ottavi nel 79/80 con la Nocerina, ma poi si vinse il campionato, una volta nei quarti con Caramanno, altro campionato vinto, due volte in semifinale ed una volta ha vinto la Coppa nel 2007.
Ora è nelle prime 16 di 54 compagini, bisogna andare avanti. Viola ha messo a segno una bella tripletta entrando di prepotenza all’8° posto dei marcatori di questa manifestazione alla pari con Sau, tanto per citarne uno. De Zerbi ha provato un po’ tutti gli uomini in organico. Grande delusione Lodesani e Bollino. Persino il giovanissimo Adamo si è comportato meglio di loro. Di Bari deve riflettere molto sui tagli da effettuare a gennaio, via i rami secchi, Vacca è in arrivo e sarebbe un delitto abbandonare Cavallaro.
Non ci illudiamo il vero campionato inizia nel ritorno e dopo il mercato di gennaio. Ora pensiamo ad Ischia, per la Coppa c’è tempo, a patto che pian pianino inseriamo qualche titolare in più. Nel calcio non esiste la controprova, ma i ragazzini della Juve Stabia li abbiamo sconfitti con l’ingresso in campo di Loiacono con il ritorno di Sicurella a centrocampo e con Floriano sulla fascia. O no?