Ben ritrovati cari tifosi del nostro Foggia,
vi scrivo dopo la vittoria in extremis nel derby contro l’Andria. Un successo che mi induce due diverse considerazioni.
La prima è che il Foggia non ha giocato la sua miglior partita, in qualche frangente è sembrato temere l’avversario, bravo a chiudere tutti gli spazi in fase difensiva. Solo nei minuti finali ha provato a allungare il gioco con dei lanci verso le punte, velocizzando il gioco fino a quel momento abbastanza lento e prevedibile. La difesa andriese è andata subito in difficoltà ed ha subito gol.
L’altra considerazione è legata al carattere dei rossoneri. Quando si vince al 94′ significa che tutti hanno sempre creduto nella vittoria e non hanno mollato fino all’ultimo secondo di gioco. Il gol lo ha segnato Pietro Iemmello, un attaccante capace di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Contro l’Andria avrà toccato due palloni e ne ha trasformato uno in gol. Penso che uno come lui andrebbe servito di più nel corso della partita ma a centrocampo non abbiamo tanti uomini in grado di dettare l’ultimo passaggio.
Ho letto anche di molte proteste dell’Andria per una presunta posizione di fuorigioco. Io ho seguito la partita sul tablet e confesso che non è facile vedere bene lo sviluppo di questo tipo di azioni, ma ho visto che l’assistente era in linea ed ha dato subito l’ok al gol. Se proprio c’è una posizione di fuorigioco si parla di millimetri…difficile da rilevare.
La vittoria contro l’Andria riveste una fondamentale importanza nel permettere al Foggia di essere vicino alla vetta della classifica. Domenica contro il Messina si può puntare al primo posto ma attenzione, serve calma ed equilibrio. Vincere con il Messina non significherebbe vincere automaticamente il campionato. Ci sono ancora moltissime giornate da giocare e tutto può ancora cambiare, tanto in caso di vittoria, quanto in caso di pareggio o sconfitta.
Inoltre ci sono tante squadre che proveranno a risalire la china, come il Lecce che ha assunto un allenatore vincente per la categoria e che sono sicuro si rafforzerà molto nel mercato di riparazione. Dunque, vincere contro il Messina servirebbe solo per la continuità, per far morale e per credere maggiormente nei propri mezzi. Non sarà una partita decisiva, quindi niente tensioni.
Le tensioni potevano esserci nel 1976, quando a tre giornate dalla fine un mio gol all’ 88′ sconfisse il Pescara e consegnò il primo posto al Foggia. E con il primo posto anche una buona fetta di serie A, matematicamente conquistata due settimane dopo contro il Novara (1-0 gol di Turella). In quel caso ci si giocava davvero tutto. In questo Foggia – Messina non vedo pressioni che possano mettere in difficoltà la squadra, se non l’affetto del pubblico che riempirà il glorioso Zaccheria. Poi, come dico sempre, noi siamo il Foggia… quindi…
Il vostro capitano
Gianni Pirazzini