DI DOMENICO CARELLA – Fantasioso. Estroso. Funambolico. Così abbiamo conosciuto De Zerbi da calciatore. Queste doti gli hanno permesso di incantare il pubblico e di essere decisivo palla al piede. Col tempo però si cambia e quando si dismettono i panni del numero dieci per vestire quelli del tecnico, le responsabilità che ti piovono addosso costringono a coprirti. Capita così di scoprire un De Zerbi maniacale sul lavoro e perfezionista. Lo è stato l’anno scorso come quest’anno.
Ma ieri, nella conferenza stampa prepartita, il tecnico bresciano è andato oltre. «Abbiamo incassato solo un gol nelle ultime quattro giornate ma non sono soddisfatto per le numerose occasioni concesse agli avversari. Soprattutto nel finale della gara di Rieti, quando è venuta meno la cattiveria». Fermi tutti. Dieci punti nelle ultime quattro partite, dieci gol segnati e uno subito… ma De Zerbi non si accontenta? No, non si accontenta. E fa bene.
Da uomo intelligente qual è ha fiutato l’odore del pericolo, quello della rilassatezza, del sentirsi belli e invincibili. Un atteggiamento che i rossoneri hanno pagato a caro prezzo a Pagani. Il tentativo, neanche tanto celato, è quello di tenere alta la concentrazione in un momento decisivo. Sì, decisivo e vi spiego il perché in 5 punti.
1. Il Foggia deve capitalizzare al massimo lo stato psico fisico che attraversa. Le gambe girano a mille, la testa di più e l’entusiasmo si traduce in 9.000 presenze sugli spalti. E se la giostra comincia a girare in una piazza come Foggia è difficile fermarla.
2. Il doppio turno interno offre al Foggia la possibilità di affrontare e superare due dirette concorrenti: Andria e Messina. Inoltre aiuta a tenere a distanza le rivali Benevento, Lecce e Catania.
3. Accelerare adesso per mettere fieno in cascina in vista dell’inverno. Dicembre riserverà al Foggia quattro settimane da urlo con in rapida successione Catania, Casertana, Akragas e Cosenza.
4. Vincere aiuta a vincere e spaventa gli avversari. Con un Foggia in forma in pochi verrebbero allo Zaccheria per fare la voce grossa. Molti si accontenterebbero del pareggio.
5. Tenere la vetta a un tiro di schioppo metterebbe in ansia i rivali e faciliterebbe le operazioni di aggancio.
Cinque motivi-cinque per non mollare la presa proprio adesso. Non significa che bisogna vincere sempre, talvolta il pareggio è una mezza vittoria, tuttavia questo momento, se sfruttato bene, potrebbe essere più importante del campionato.
METEO – Clima freddo ma tanto calore sugli spalti. Questo sarà lo scenario nel quale si giocherà il derby Foggia – Andria di questa sera (inizio ore 20.30). La temperatura si attesterà attorno ai 13°C con un moderato vento di maestrale che soffierà fino a un massimo di 16 km/h.
FOGGIA – De Zerbi recupera e porta in panchina Bollino e Sainz-Maza, fermi negli ultimi due allenamenti. Tuttavia sembra intenzionato a riproporre lo stesso undici di Rieti. Questa la probabile formazione.
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