29 C
Foggia
11 Luglio 2025
Foggia Calcio

Fidelis Andria sconfitta al “Degli Ulivi”

Decisivo il goal di Barraco su rigore al 34′

In chiave salvezza o meno, non importa. Allo Stadio Degli Ulivi la Fidelis Andria deve difendere un primo posto conquistato meritatamente dopo 6 giornate di campionato. Deve farlo difendendosi dall’attacco di un Messina sino ad ora imbattuto in campionato.

Formazioni. D’Angelo conferma le previsioni della vigilia ed il suoi soli 4-3-1-2 avente Poluzzi in porta, Cortellini, Stendardo, Fissore e Tartaglia in difesa, tridente di centrocampo composto da Onescu, Bisoli e Piccinni, Strambelli sulla trequarti e le due punte Morra e Grandolfo. Di Napoli risponde con il 4-3-3: Berardi fra i pali, De Vito, Burzigotti, Palumbo, Fabrotta i difensori, Zanini, Giorgione, Baccolo a centrocampo ed il tridente offensivo composto da Barraco, Tavares e Cocuzza.

Match che inizia a ritmi blandi, con la Fidelis sottotono rispetto agli ultimi inizi visti in campionato. Al 5’ il Messina scalda le mani a Poluzzi: gran punizione di Burzigotti dai 30 metri; la traiettoria insidiosissima viene deviata in angolo dal portiere andriese. Al 13’ risponde l’Andria. Punizione di Cortellini sull’out di sinistra battuta a mezz’altezza; la difesa siciliana spazza male la sfera, che viene prontamente stoppata al limite da Onescu; il numero 7 andriese prova la gran botta ma una deviazione spedisce la palla in angolo. Prima occasione importante per gli azzurri di D’Angelo. E’ però il Messina a creare di più in fase offensiva. 20’ sul cronometro, ottima apertura di Cocuzza all’altezza della trequarti che coglie impreparata la difesa della Fidelis sulla destra; appostato largo c’è Barraco che tenta di battere di destro Poluzzi , ma l’estremo difensore azzurro in sicurezza blocca a terra la sfera. 22’, ancora una punizione battuta dalla sinistra da Cortellini. Questa volta sul pallone ci arriva Stendardo che di tacco alza un campanile insidioso verso la porta; Berardi non si fa sorprendere. Ma al 32’ si concretizza il momento topico del primo tempo. Disimpegno errato della difesa andriese, confusione in area. Sul pallone si avventa Tavares che viene steso da Stendardo. L’arbitro Baroni fischia il calcio di rigore ed espelle il capitano della Fidelis. Dal dischetto Barraco porta in vantaggio i giallorossi. D’Angelo deve ovviare all’espulsione e dispone i suoi con il 4-3-2: in coppia con Fissore va Tartaglia, mentre Onescu si dispone sull’out di destra. L’ultima occasione della prima frazione è di stampa andriese. La squadra di D’Angelo non demorde ed anche in 10 uomini riesce a produrre, per quanto può, qualche occasione insidiosa. 42’ azione in solitaria di Onescu sulla destra, che lascia partire un cross morbido a centro area; Grandolfo stoppa di petto, prova una rovesciata, ma la conclusione è centrale e facile da bloccare per Berardi.

D’Angelo non cambia formazione. Parte forte la Fidelis. Al 2’ punizione dall’out di destra battuta tesissima da Strambelli; Berardi esce di pugni sulla traiettoria potente, colpisce male e alza un campanile pericoloso all’interno dall’area di rigore; Burzigotti protegge la sfera fra le tante maglie azzurre e di testa appoggia in angolo. 8’ ancora Fidelis pericolosa. Punizione dai 30 metri di Cortellini: sulla traiettori0 si distende ancora Berardi che spedisce nuovamente la sfera in angolo. 16’ primo cambio della gara: per il Messina esce l’ammonito Cocuzza ed entra l’ex Andria Salvemini. Immediata la risposta di D’Angelo che tira fuori Fissore ed inserisce Bangoura: la Fidelis cambia modulo e si predispone con un 3-4-2; tridente difensivo composto da Bisoli, Tartaglia e Cortellini. Qualche minuto più tardi, la Fidelis cambia nuovamente in attacco: fuori Morra e fa il suo esordio stagionale Robert Kristo. Gli azzurri provano in tutti i modi a produrre gioco, ma il Messina si mantiene roccioso e si concentra principalmente sul spezzettare il gioco, molte volte utilizzando mezzucci anticalcio. Di Napoli al 29’ effettua il secondo cambio: fuori l’autore del vantaggio Barraco, dentro Parisi. 35’ la Fidelis tanta nuovamente di impensierire i siciliani da palla inattiva: punizione dai 25 metri di Strambelli, il tiro non è potente ma abbastanza angolato da costringere Berardi ad un vero e proprio miracolo. 38’ gli allenatori si giocano gli ultimi cambi: esce un buon Piccinni e dentro Capellini, mentre per il Messina fa il suo ingresso in campo Fornito ed esce Tavares. Gli ultimi minuti di gara scorrono inesorabili per la Fidelis, che cerca ininterrottamente la via della rete, soprattutto provando a giocare di sponda sfruttando la testa di Kristo. Il Messina, rimane però attento in difesa e quando concede spazio Berardi prontamente rimedia agli errori. Si scivola nel recupero, dove però succede veramente poco. Padroni di casa stremati e psicologicamente a terra.

La Fidelis perde il primato in classifica, ma con dignità. Il Degli Ulivi applaude una Fidelis orgogliosa, ma contesta vigorosamente un arbitraggio a cui ci sentiamo di dare un voto insufficiente, almeno per quanto riguarda il lavoro svolto dal direttore di gara Baroni durante il primo tempo tempo. Il Messina esce vittorioso, grazie ad una prestazione rocciosa, fastidiosa, ma efficace. Prossima settimana, la Fidelis affronterà il derby serale in trasferta a Foggia.

TABELLINO

FIDELIS ANDRIA – MESSINA 0-1 (SECONDO TEMPO)

FIDELIS ANDRIA (4-3-1-2) Poluzzi; Cortellini, Stendardo, Fissore (Bangoura), Tartaglia; Piccinni (Capellini), Bisoli, Onescu; Strambelli; Morra (Kristo), Grandolfo.

Panchina: Cilli, Aya, Ferrero, Vittiglio, Alhassan, Bangoura, Capellini, Kristo, Cianci, Matera, Paterni.

Allenatore: Luca D’Angelo.

MESSINA (4-3-3) Berardi; De Vito, Burzigotti, Palumbo, Fabrotta; Zanini, Giorgione, Baccolo; Barraco (Parisi), Tavares (Fornito), Cocuzza (Salvemini).

Panchina: Addario, Bramati, Barilaro, Russo, Fusca, Salvemini, Fornito, Parisi.

Allenatore: Arturo Di Napoli.

ARBITRO: Niccolò Baroni di Firenze.

ASSISTENTI: Alberto D’Alberto di Teramo e Domenica Campitelli di Teramo.

RETI: 34′ Barraco (M)

AMMONITI: 22′ Fabrotta (M); 56′ Cocuzza (M)

ESPULSI: 32′ Stendardo (F)

ANGOLI: 7-2

RECUPERO: 0′ p.t. ; 4′ s.t.

SPETTATORI: 3150 per 28.624 euro di incasso (1488 paganti)

fonte: andrialive

Potrebbero interessarti:

Gavorrano, scelto il nuovo allenatore

La Redazione

Foggia Calcio e Matera su una pedina del Benevento

La Redazione

Un minuto di silenzio su tutti i campi per la morte di Scarponi

La Redazione