“Il ragazzino illude, poi la Roma litiga”. Questo titolo apriva la pagina del Corriere della Sera dedicata alla Roma. Risale all’edizione del 5 settembre del 1994, all’indomani di Roma – Foggia, match d’apertura del campionato di Serie A. Il ragazzino in questione è un certo Francesco Totti. All’epoca aveva solo diciotto anni ma il sor Carletto Mazzone l’aveva già lanciato tra i big per le qualità evidenti palesate durante le sedute di allenamento. Il gol segnato al Foggia al minuto ’29 di quella gara è anche il primo di una lunga carriera che ha trasformato il “ragazzino” in un uomo e, paradossalmente, nel “pupone”.
Quel ragazzo mingherlino, appena diciottenne, ha messo nel suo palmares la Coppa del Mondo 2006, Gli Europei di calcio Under 21 1996, i giochi del Mediterraneo 1997, l’argento agli europei 2000 e l’argento agli Europei UNDER 19 1995. Ha vinto lo scudetto del 2000-2001, 2 Supercoppa Italiana 2001 e 2007, 2 Coppa Italia 2006-2007 e 2007-2008. E’ stato capocannoniere del campionato 2006-2007 con 26 gol, nello stesso anno ha conquistato la Scarpa d’oro e vanta (ad oggi) 299 gol in Serie A. Non male per un “ragazzino”. Il Foggia Calcio ventuno anni fa ha vissuto da protagonista la nascita della sua stella. Ecco di seguito l’articolo del Corriere della Sera del 5 settembre 1994.
ROMA – Quando Francesco Totti, 18 anni, puro prodotto del vivaio giallorosso che Mazzone ha preferito a Balbo, ha segnato il primo gol della sua carriera, l’ Olimpico gremito e’ esploso di gioia. La Roma stava giocando malissimo e il Foggia la metteva in difficolta’ , ma quella rete invitava all’ ottimismo e si sperava che la prodezza del ragazzo riuscisse a sbloccare la squadra. Niente da fare. Quello spunto rimaneva isolato: la formazione di Mazzone sulla rete di Totti s’ addormentava, arrancava, in balia di un avversario piu’ fresco e tatticamente meglio disposto. Totti aveva segnato al 29′ con un tiro imparabile su suggerimento di Fonseca, ma quella doveva rimanere l’ unico acuto di una partita per la Roma da dimenticare. Comprensibile la delusione dei tifosi. Non dovrebbe essere in questo campionato la squadra giallorossa ben diversa da quella deludente della passata stagione? Non ha forse speso il presidente Franco Sensi fior di miliardi per farla diventare piu’ forte? Domande legittime cui riesce difficile trovare oggi risposte. La Roma non ha convinto, ha giocato una “zona” pessima, ha ballato in tutti i reparti ed ha anche palesato una precaria condizione fisica. Il Foggia, opposto ad un avversario piu’ debole e arrendevole del previsto, ha macinato gioco, ha dominato per lunghi tratti, ha dato a volte persino spettacolo e la “zona” di Catuzzi era ben piu’ razionale di quella di Mazzone. Un Foggia forte in difesa (Padalino e Nicoli sugli scudi), a centrocampo e in contropiede grazie allo scatenato Kolyvanov. La Roma insomma proprio non c’ era ed e’ stato il suo portiere Cervone a salvarla. Prima del gol di Totti, parando su Mandelli ormai solo; dopo il vantaggio e nella ripresa, con dei grandi interventi su Mandelli (che ha molto sprecato) e su Kolyvanov. I giallorossi erano sempre sorpresi in velocita’ , pasticciavano e al 23′ subivano il giusto pareggio. Lanna entrava a vuoto e Kolyvanov con astuzia batteva Cervone che stavolta proprio non ce la faceva a metterci una pezza. A questo punto il Foggia aveva la partita in pugno ma non riusciva a vincere. Annoni salvava alla disperata sul russo mentre la Roma si faceva viva nel finale solo con Cappioli. I problemi che Mazzone deve risolvere sono davvero molti almeno a giudicare dalla prestazione contro il Foggia. Se si vuol utilizzare costantemente Aldair, mandare in tribuna Balbo potrebbe nuocere a Fonseca, pure lontano dalla miglior forma. E Aldair comunque e’ sembrato a disagio in qualita’ di stopper e sarebbe meglio farlo giocare da vero libero. In definitiva nella Roma che con i rossoneri di Catuzzi ha evitato per un soffio la sconfitta, sono da salvare Thern (ecco uno straniero insostituibile), Aldair e un po’ Statuto (anche se fuori ruolo) e per il gol, ma solo per questo, il giovane Totti. Per il resto e’ tutto da dimenticare con la constatazione che Cappioli e Giannini insieme fanno solo confusione. Siamo all’ inizio, c’ e’ tempo per rimediare. Ma Mazzone, per rimettere in sesto questa Roma che fa acqua da tutte le parti, non deve indugiare oltre. Contro il Foggia, che e’ parso addirittura più brillante di quello di Zeman, solo le prodezze di Cervone hanno impedito una amarissima sconfitta.
ROMA – FOGGIA 1-1
MARCATORI: Totti al 29′ pt; Kolyvanov al 23′ st.
ROMA: Cervone 7 Annoni 5 Colonnese dal 26′ st. s.v. Lanna 5 Thern 6 Aldair 6 Statuto 5 Moriero 5,5 Cappioli 5 Totti 6 Muzzi dal 26′ st. s.v. Giannini 5 Fonseca
FOGGIA: 5,5 Mancini 6,5 Padalino 6,5 Bianchini 6 Nicoli 6,5 Di Biagio 6,5 Caini 6 Bresciani 6 Bressan 6 Biagioni dall’ 8′ st 6,5 Kolyvanov 7 De Vincenzo 6,5 Mandelli 6 Sciacca dal 43′ st s.v.
ARBITRO: Trentalange 6
SPETTATORI: paganti 21.474; incasso lire 854.850.000; abbonati 37.323; quota abbonati lire 919.647.000.
NOTE: ammoniti: Di Biagio, Padalino, Lanna, Thern, Bresciani, Biagioni. Allenatore: Mazzone Allenatore: Catuzzi
Sasso Enzo