Verso la conferma dell’attacco che ha chiuso con il Catanzaro. Allenamenti off limits. Non è ancora deciso chi scenderà in campo al posto dell’infortunato Quinto
FOGGIA — La partita più difficile nel momento più delicato. Benevento – Foggia (domenica ore 17.30) è la sfida tra due delle più accreditate pretendenti alla Serie B, due squadre costruite in estate per lottare per il vertice della classifica. Il calendario ha posizionato il big match del girone C alla terza giornata, lontano dai verdetti di fine stagione, eppure la sfida ha già un valore altissimo. Non solo per la classifica e per gli scontri diretti, ma anche e soprattutto per il morale. Il Foggia ci arriva dopo un inizio di campionato zoppicante. Prima lo scivolone di Pagani (zero gioco, zero punti), poi lo sfortunato pareggio interno contro il Catanzaro.
I rossoneri puntano però a uscire dal «Vigorito» con un risultato positivo, per dare continuità di risultati e morale alla squadra. Sarà la prima partita senza il regista Marcello Quinto. Il calciatore è stato visitato ieri dal professor Mariani presso Villa Stuart ma solo gli esami previsti nei prossimi giorno chiariranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero. L’unico dato ufficiale, al momento, è una distorsione al ginocchio destro con con lieve edema della spongiosa del piatto tibiale e condilo femorale, oltre al possibile interessamento del legamento crociato anteriore. De Zerbi in gran segreto studia le soluzioni per la sua sostituzione, celato dalle porte chiuse al centro sportivo Casanova di Lucera (allenamenti off limits ieri, oggi e domani). Due le possibili alternative. La prima prevederebbe l’avanzamento di Coletti nel ruolo di mediano con l’innesto di Loiacono in difesa a far coppia con Gigliotti. L’alternativa prevede la conferma di Coletti in difesa e il terzetto di centrocampo composto da Gerbo, Agnelli e Riverola. Possibili novità anche in attacco. De Zerbi pensa alla riconferma del tridente che ha chiuso il match contro il Catanzaro con il rientrante Viola al centro, Sarno a destra e Iemmello sul lato opposto.
fonte: domenico carella – corriere del mezzogiorno
