26 Aprile 2025
Foggia Calcio

Foggia, ascolta De Zerbi: «Nessuna come Te. Ecco cosa serve per migliorarci…»

Norcia si appresta ad ammainare la bandiera rossonera. Quello che è stato per venti giorni il quartier generale del Foggia Calcio tornerà ad essere a breve una tranquilla cittadina di montagna. Domani pomeriggio il torpedone rossonero lascerà l’Umbria per portare i calciatori in piazza, lì dove riceveranno il primo abbraccio dalla tifoseria (inizio ore 21, zona pedonale). Radio Sportiva (96.20 FM) ha colto al balzo l’occasione per fare un punto sul ritiro con il tecnico De Zerbi. Questo è il sunto dell’intervista realizzata dal giornalista Dario Ronzulli e riportata da Foggiasport24.com .

Si chiude il ritiro di Norcia, qual è il bilancio del tecnico De Zerbi?

«Si conclude un ritiro lungo, dove abbiamo cercato di lavorare ripartendo da quanto fatto l’anno scorso. Il nostro obiettivo era far integrare al meglio i nuovi acquisti. Sono tutti arrivi specifici, utili a farci fare il salto di qualità».

E’ un vantaggio ripartire dallo stesso allenatore e stessa squadra della scorsa stagione? Non accade spesso in Lega Pro

«Partiamo da un progetto ben avviato ma non dobbiamo alzare la cresta, dobbiamo rimanere tranquilli e lavorare seriamente. Quest’anno il pericolo più grande è quello di perdere i segni distintivi della passata stagione: l’entusiasmo e i piedi ben saldi a terra. Caratteristiche che non possiamo permetterci di dimenticare».

Cosa manca ancora al suo Foggia per essere completo?

«Va rifinito. Manca un attaccante centrale e un’alternativa a sinistra. Poi nell’ultimo mese di mercato vedremo se sarà necessario intervenire ancore per ottenere la quadratura del cerchio».

Domenica inizia la TIM CUP. Prima la Lucchese poi, in caso di passaggio del turno, ci sarà il Bari. Una gara che tutta la tifoseria sogna ad occhi aperti.

«Bravo, ha detto bene… “in caso di passaggio del turno”. Domenica c’è un avversario e bisogna batterlo. Non sarà facile. Solo se passeremo il turno penseremo alla gara successiva».

Luglio è finito ma in Lega Pro non sono ancora stati pubblicati i gironi. Quanto è difficile lavorare senza conoscere gli avversari?

«No, non è difficile perché io penso alla solo mia squadra. Rispettiamo gli avversari ma nessuna squadra sposta i nostri parametri in campo. Dobbiamo avere le idee chiare a prescindere da chi affronteremo».

Quanto è cambiato De Zerbi dopo il primo anno da allenatore nel professionismo?

«I complimenti che ho ricevuto l’anno scorso li accetto ma mi rendono ancora più attento e maniacale nel cercare di migliorarmi. Vivo bene i momenti negativi e vivo male i momenti positivi. Quando c’è troppo entusiasmo divento nervoso. L’entusiasmo dev’essere incanalato. Bisogna saperlo gestire e saperlo cavalcarlo. Se non lo si riesce a gestire diventa negativo».

Qual è il rapporto che De Zerbi ha con Foggia?

«Ho giocato tanti anni in questa città ed ho vinto un campionato. La gente mi ha accolto benissimo nei panni di tecnico, nonostante non avessi allenato mai tra i professionisti. C’è un legame forte. Il legame più forte che ho nel mondo del calcio, senza dubbio».

Cosa ha detto il primo giorno di ritiro ai calciatori?

«E’ importante gestire la palla, comandare il gioco, avere qualità ma soprattutto avere la bava alla bocca. Le squadre che vogliono lottare per vincere devono essere animate da questo spirito, altrimenti…».

Non le chiedo gli obiettivi. Ma Roberto De Zerbi alla fine della prossima stagione sarà contento se…

«Se avrò la coscienza a posto. Se avrò dato tutto sotto il profilo dell’impegno, senza rimpianti. Poi nel calcio vince solo una squadra e sono tante quelle che partono per vincere. Le sconfitte vanno accettate, fanno parte del gioco, ma le si sopporta meglio quando si dà tutto».

Potrebbero interessarti:

PSB – Ag. Chiaretti: “Speriamo che il suo futuro sia a Foggia”

La Redazione

Collegio di Garanzia: ecco l’esito dei ricorsi di Taranto e Matera

La Redazione

Becchio (AD Cuneo): “Foggia Calcio, vantaggio minimo col Lecce”

Domenico Carella