9 C
Foggia
17 Gennaio 2025
Serie B

Savoia, ecco il progetto di Antica Passione

E’ nata ufficialmente, nella serata di ieri a Torre Annunziata, l’associazione no profit Antica Passione, creata con l’obiettivo di coinvolgere formalmente la tifoseria nel futuro del Savoia, partendo ovviamente da una nuova e più ambiziosa proprietà. Il presidente è Ciro Vitagliano, coadiuvato dal vice Gaetano Piro (consiglieri Enrico Amoruso, Michele Di Giorgio, Giuseppe Formisano, Nunzio Iovene, Vincenzo Pinto, Francesco Servillo, Aniello Sorrentino e Niccolò Pasquale Zurlo). Nominato tesoriere Matteo Brancaccio. Tuttomercatoweb ha incontrato uno dei membri dell’associazione, Salvatore Gallo Strikler, il quale ci ha illustrato finalità e passi organizzativi del progetto, partendo dalla crisi societaria oramai irreversibile del club. “Antica Passione”, come il nome del bel murales che campeggia sulle mura di Piazzale Gargiulo, davanti allo stadio Giraud. Come nasce questa iniziativa? “Il Comitato Antica Passione nasce da un’iniziativa della Curva Sud. Prima della gara con la Salernitana si decise di non entrare allo stadio per dedicarsi ad una raccolta fondi che sarebbe servita per aiutare i calciatori che non percepivano gli stipendi. Questa mobilitazione è stata poi ripetuta in occasione della partita col Foggia. Col Catanzaro la tifoseria organizzata ha fatto rientro allo stadio e l’incasso del match servì a saldare i debiti con alcuni fornitori locali. Una cosa va detta: queste nostre iniziative hanno fatto in modo che l’ambiente si ricompattasse con la squadra. I ragazzi onorano la maglia e questo ci rende orgogliosi”. Dal punto di vista organizzativo come vi state muovendo? “Intanto abbiamo organizzato un’asta on-line con l’obiettivo di raccogliere fondi per partire fattivamente con l’associazione. Sono stati messi all’asta vecchi cimeli del Savoia, sciarpe, magliette e tanti effetti personali degli Ultras. Il giornalista Nello Sorrentino si occuperà dell’aspetto comunicativo (sito web ed altro), Nunzio Iovene delle foto mentre Francesco Servillo curerà la parte burocratica. Nascerà uno statuto con cariche ben precise: oltre alla figura del presidente, del suo vice e del tesoriere, sarà prevista anche quella di socio jr con obbligo di firma dei genitori, socio ordinario e socio onorario. Poi si passerà dall’Agenzia delle Entrate, istituiremo un Codice Fiscale e si accenderà un conto corrente. Si potrà diventare socio anche on-line e il sito web servirà a distribuire informazioni ed a tenere un contatore automatico dei fondi raccolti. Questo per una questione di trasparenza”. Obiettivo? “Acquisire almeno il 2% delle quote azionarie di una futura proprietà del Savoia, inserendo un nostro delegato nel CdA per vigilare sulla corretta gestione della società. Un po’ sul modello studiato dai tifosi di Barletta, Arezzo o Cavese. Credo che Torre Annunziata sia matura per questo passaggio. Dopo due fallimenti, e questa attuale situazione critica, la città deve pretendere un maggiore coinvolgimento. Noi vogliamo avere un ruolo di vigilanza con i futuri acquirenti del Savoia. Quindi il nostro progetto non è assolutamente teso ad un rapporto con l’attuale proprietà. Chi vorrà fare calcio a Torre Annunziata dovrà relazionarsi con l’associazione. Spesso capita che queste iniziative vadano a scemare, noi invece siamo intenzionati ad andare fino in fondo. Continueremo nelle nostre iniziative per alimentare l’associazione. E ogni 15 giorni organizzeremo dei punti di raccolta in città”. C’è stato finora qualche interlocutore con cui avete discusso circa una possibile acquisizione del Savoia? “No. Solo l’ex presidente Nazario Matachione ha detto pubblicamente che vorrebbe far parte di un futuro progetto del Savoia. Se vorrà darci una mano, sarà certamente il nostro socio di punta”. Veniamo all’attualità: l’era Quirico Manca volge al termine. Quale bilancio ne fate? “Negativo. Premesso che l’ex amministratore Maglione forse ha allestito una rosa non esaltante con costi di gestione elevati, ma non toccava certamente a lui mettere soldi nel Savoia. Bensì alla proprietà rappresentata da Manca, il quale fu accolto a Torre, al suo rientro dopo l’addio di Maglione, con fiori e fuochi d’artificio. Invece ha solo illuso la città, quando avrebbe dovuto ammettere già da tempo che non ci sarebbe stata la possibilità di andare avanti. Tanto che lui in un primo momento disse che era disponibile un budget per provvedere ai costi di gestione relativi a novembre e dicembre, per poi ammettere, dopo il famoso incontro coi giocatori a Cava, che non c’era un euro”. Come se ne esce? “Intanto voglio fare un’osservazione a titolo personale: qualche organo di stampa torrese, che da un anno e mezzo appoggiava Manca, non ha mai denunciato lo scempio che si stava consumando. Ma qualche altro organo di informazione queste cose le denunciava da tempo. Io mi auguro che il futuro Savoia venga gestito da uno staff totalmente rinnovato e scelto personalmente dal nuovo proprietario senza intermediari torresi”. Dopo gli ultimi risultati positivi della squadra ritiene la salvezza possibile? “Sono ottimista, certo. Speriamo chiaramente che i punti di penalizzazione, che purtroppo arriveranno, non siano tanti. Ma adesso c’è un bel gruppo. Mister Papagni è un ottimo tecnico nonché un grande uomo. Ha portato entusiasmo trasmettendo ai ragazzi orgoglio e dignità. E i giocatori hanno sposato la sua voglia di fare bene. Non dimenticherò mai quando il mister disse che sarebbe stato in ogni caso l’ultimo ad abbandonare la nave che affonda. A testimonianza delle grandi qualità umane che lo contraddistinguono. Avessimo avuto un gruppo così dall’inizio, chissà dove staremmo ora”. Un titolo in Lega Pro sarebbe anche un benefit appetibile per un aspirante acquirente. “Certo. Ma sia chiaro: noi non vogliamo più gente poco trasparente, se non poco pulita, alla guida del Savoia. Diversamente, meglio ripartire dal basso ma con una gestione onesta ed aperta. E con persone perbene”.

fonte: tuttomercatoweb

Potrebbero interessarti:

Catania, il Ds Pitino attacca l’arbitro: “Ci mancano due rigori, basta stare zitti”

La Redazione

COSENZA: recupera Giordano. Contrattura per Criaco

La Redazione

Savoia, la denuncia dei giocatori: “Tutto programmato, volevano farci fuori. Siamo stati lasciati soli”

La Redazione