Cento presenze tra i professionisti per Iemmello. Per festeggiarle il bomber viene intervistato dai cronisti del canale tematico Sportube. La discussione parte dal suo soprannome: il re. “É iniziato tutto come uno scherzo, adesso é diventata una prassi. Mi diverte molto. C’é un buon feeling con Foggia perché é una piazza caldissima. Poi ho iniziato questa avventura con due gol in altrettante partite e questo mi ha facilitato. Gioco per la prima volta al sud, ho scoperto un campionato difficile, soprattutto quando si tratta di giocare fuori casa. I play off? Ci crediamo! Gli scontri diretti saranno determinanti, così come la gara contro la Lupa Roma. Per il nostro modo di giocare troviamo difficoltà con le piccole e dobbiamo migliorare questo aspetto. Rispetto alle grandi del campionato abbiamo un gioco migliore ma in questa categoria può essere addirittura un deterrente”.
Rigori – “Li batte Giovanni. É qui da due anni e lo merita”
Permanenza – “Restare mi farebbe piacere ma il mio cartellino é di un’altra squadra. Vediamo”
Messina – “In estate mi ha seguito ma Di Bari e De Zerbi mi hanno convinto con il progetto tecnico”
Corona – “affrontarlo in campo mi ha fatto un certo effetto. Lo vedevo allo stadio quando ero a Catanzaro. Tifavo per lui”
Score – “sono soddisfatto della stagione ma avrei potuto segnare più gol. Avrei potuto essere più cattivo in certe situazioni. Per la prima volta sono andato in doppia cifra e lo devo al tecnico che ha puntato dal primo minuto su di me. Il 4-3-3 sta esaltando le mie caratteristiche.
Zeman – “non so quanti gol farei con lui ma con De Zerbi avrei potuto essere già a sedici gol quest’anno”
Cento tra i pro – “sono felice. Adesso punto ai quindici gol stagionali e ai play offre”
Gol più bello – “il pareggio in casa contro la Salernitana e quello al ritorno. Ho esultato come CR7 d’istinto. Loro pensavano di aver già vinto. A Cosenza, invece, l’avevo studiata prima ma non volevo offendere”
Miglioramenti – “devo proteggere più palla e aiutare i compagni a salire. Come dice il tecnico non devo limitarmi. A Foggia ho trovato De Zerbi e con lui sto crescendo. Ha un gioco europeo… In Italia farà strada. Senza di lui e senza Di Bari probabilmente sarei venuto”
Città – “Qui per strada mi fermano in tanti per foto, autografi o quattro chiacchiere. Poi lo stadio é bellissimo ma limitato. Possono entrare solo 5.000 ma contro il Lecce e il Barletta sembravano 10.000. Sono loro l’arma in più della squadra.
Calo – “contro il Messina sono stato poco lucido. Hanno influito le tre partite in una settimana. Ma non ero svogliato”
Effetto Zac – “contro il Lecce si respirava aria di categoria superiore”
Rivalità – “il gruppo é unito. In attacco ci sono i miei migliori amici”
Scommessa – “l’ho fatta con il tecnico. Ha detto che devo arrivare a 15 gol”
Braciola – “l’ho assaggiata a casa di un compagno di squadra. E anche i troccoli. Sto apprendendo il dialetto foggiano”
Mentore – “devo tutto quello che so a Buso (primavera Fiorentina) e De Zerbi”