Sanderra convoca 19 giocatori per il match contro il Foggia
Al termine della seduta di rifinitura svolta in mattinata al PoliGiovino, il tecnico Stefano Sanderra ha convocato i seguenti 19 calciatori per la gara di domani contro il Foggia: Bernardo, Bindi, Calvarese, Caputa, Daffara, D’Orsi, Ghosheh, Giampà, Giandonato, Mancuso, Migani, Mounard, Orchi, Razzitti, Rigione, Russotto, Sarr Badara, Squillace e Zappacosta.
Ortoli “col Foggia sarà una sfida difficilissima. Vogliamo chiudere bene il campionato”
La vittoria manca in casa Catanzaro da ormai tre giornate. Domani la formazione giallorossa affronterà il Foggia in una sfida che appare delicatissima sulla carta e la redazione di Tuttomercatoweb.com ha anticipato i temi della sfida assieme al direttore sportivo Armando Ortoli: “Parliamo di una squadra che a gennaio è stata fortemente rivoluzionata sul mercato. In inverno abbiamo compiuto una rivoluzione e stiamo attraversando un periodo di alti e bassi attraverso i quali la rosa si delineerà. Abbiamo avuto un periodo positivo, ora stiamo un po’ tirando il fiato, ma siamo certi che ci risolleveremo”.
Ora affronterete il Foggia, squadra che ha in classifica cinque punti in più rispetto a voi.
“Domani sarà una sfida per noi difficilissima perché il Foggia è la squadra che pratica il calcio migliore. Ha il miglior attacco e sarà un bel banco di prova per la difesa. Una gara davvero complessa che dovremo affrontare con tutta l’attenzione possibile”.
Dove può arrivare questa squadra?
“Con la rivoluzione di gennaio abbiamo migliorato la rosa, il nostro obiettivo era quello di chiudere bene il campionato. Stiamo dimostrando qualità e speriamo di farlo fino alla fine”.
Nel crac del Parma spunta il nome di un imprenditore che voleva il Catanzaro
Ve lo ricordate Paolo Signifredi? Ai più è probabilmente un nome che non dirà nulla, ma a Termoli invece lasciò il segno in negativo nella stagione 2002-03, rivestendo la carica di direttore sportivo della società adriatica nella disgraziata stagione che portò alla retrocessione dei giallorossi. Ora il suo nome spunta fuori nella vicenda della crisi economica che coinvolge il Parma calcio, ormai a un passo dal fallimento.
Signifredi arrivò in Molise gli anni del post record in Eccellenza molisana e dello squadrone allenato da Vincenzo Cosco con il presidente Mastrantuono che stava per lasciare e si era disinteressato alla politica regionale. Era colui che ambiva di portare il Termoli in serie “C” e mise mano al portafoglio per due stagioni, per poi farsi da parte. Al suo posto, arrivò Mauro Piapi, accompagnato proprio da Signifredi, dipinto come il “banchiere svizzero” che si rivelò uno dei tanti bluff termolesi, poi succeduto in nemmeno tempi lontani, da diversi personaggi di rango “internazionale”, spacciati come “ancore di salvataggio” in Basso Molise.
Signifredi era il braccio destro dell’allora presidente giallorosso e parlava pochissimo, ma in quei mesi portò al Termoli l’allenatore Piero Mosti e qualche buon giocatore. Quandovenne allo scoperto la situazione poco chiara che era in atto, sparirono senza rimpianti. Il Termoli abbandonò i campi nazionali e retrocedette in Eccellenza, dopo una stagione tribolatissima, per versi molto simile a quella attuale. Ma nel complesso, comunque intensa e piena di bei ricordi, nonostante tutto.
E il “faccendiere” Paolo Signifredi che fine avrà fatto? Si seppe solamente dell’acquisto del Brescello Calcio da Ernesto Foglia con la squadra reggiana in Serie D tra il 2003 e il 2004, restando al timone per nove mesi. Poi arrivò un’ordine di esecuzione pena emessa dal tribunale di Parma, per una condanna a tre anni per riciclaggio e ricettazione, e finì in galera. Il Brescello, che aveva cominciato bene la stagione, cominciò poi a scivolare in basso in classifica.
Dopo il Brescello, il noto imprenditore parmense tentò la scalata, senza fortuna, nel Catanzaro Calcio.
Finora il 53enne è stato protagonista di una lunga lista di episodi legati alla giustizia. Uno dei più recenti è stato quello di maggio 2013 quando venne arrestato insieme a Massimo Ciancimino, nell’ambito dell’operazione della Dda di Bologna e della Guardia di finanza, che ha indagato un’associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale.
L’ultimo fatto risale a pochissimi giorni fa, con il suo nome inserito nel crac Parma. Attualmente in carcere, Signifredi avrebbe avuto contatti con la proprietà del club emiliano nei mesi scorsi. La sua posizione sarebbe al vaglio della magistratura, anche se per il momento non ci sono collegamenti diretti con lo sfacelo economico in cui si trova la formazione di serie A. La notizia è stata riportata da diversi siti d’informazione del posto, oltre che dalla Gazzetta dello Sport nell’edizione dello scorso 6 marzo e dal Fatto Quotidiano.
fonte: catanzaro24
Le scuse di Russotto
Una partita non brillante, un rigore sbagliato e un solo punto conquistato: questa è stata in sintesi la partita che il Catanzaro ha giocato a Ischia, e che segue a prestazioni non eccelse del trequartista giallorosso Andrea Russotto, colui, per altro, che ha fallito il penalty.
Un giorno dopo la partita, è proprio il classe ’88 a scusarsi con i tifosi, scrivendo un post sul social network facebook in un gruppo dedicato ai tifosi calabresi. Queste le parole del calciatore:
“Scrivo il mio pensiero qui così so che tanti tifosi potranno leggerlo…si è vero sono nervoso perché vengo da un infortunio che mi ha lasciato fuori dal campo per più di un mese non potendo scendere in campo…sono nervoso perché io per primo sto male quando faccio una partita di merda e soprattutto sbaglio un rigore che ci è costato tre punti…non ho mai detto di essere un campione ne mai un professore come alcuni tifosi stanno dicendo..sono semplicemente un tesserato come tutti i miei compagni..ma ho sempre fatto le cose con il cuore..ho sempre messo gli interessi di questa società davanti ai miei non andando via e non tirandomi mai indietro nei momenti difficili…sono rimasto senza dire una parola senza mai chiedere di essere ceduto o altro e tutti voi sapete che le richieste c erano ed erano offerte dove potevo andare a giocarmi la vittoria del campionato e parlando in modo più crudo potevo andare a guadagnare molti più soldi..non l ho fatto sono rimasto qui e sono contento di averlo fatto..con questo chiedo scusa se ho avuto atteggiamenti sbagliati..se mi sono permesso di scrivere qui..ma in fondo sono un ragazzo e sono fatto di sentimenti anche io..non credo di aver mai mancato di rispetto a questa società..con questo spero di riuscire già da mercoledì a superare questo momento che vi assicuro soffro io per primo…..grazie”
fonte: tuttolegapro