Sembra proprio arrivata alla fine la battaglia sulla governance in Lega Pro. Oggi è arrivato un altro segnale di chiara sfiducia nei confronti del presidente Macalli. Il numero uno della Lega Pro, contrariamente a quanto gli aveva chiesto la Federcalcio, cioè di convocare l’assemblea richiesta da 32 società, ha deciso di indire una pre-riunione informale per parlare con le 60 società dei problemi inerenti al bilancio non approvato (quando invece evidentemente avrebbe dovuto parlarne con le 69 componenti l’organico 2013-14). Alla presenza di Lotito, la riunione è stata un secco flop: quaranta società, in segno di protesta, non sono intervenute avvisando della loro non partecipazione, per iscritto, già nella giornata di ieri. “C’erano appena una ventina di società, me compreso (tra l’altro per metà rappresentate da segretari e non da presidenti, e comunque sembra solo per dovere di presenza, ndr)”, ha raccontato il presidente della Lucchese, Andrea Bacci. La sua presenza era dettata dalla volontà di incontrare il presidente Macalli: “Ho parlato con lui per un’ora e mezzo per ribadirgli quanto avevo già scritto in una lettera, ovvero che senza la fiducia delle società non è possibile andare avanti. Come si fa a far passare un emendamento senza la fiducia? Si rischia di discutere su tanti argomenti che poi non vengono approvati. Serve l’assemblea, per una governance che goda della fiducia di una maggioranza importante. Capitolo contiributi: Nè Lotito nè Macalli devono continuare a dire che arriveranno grazie al loro buon lavoro. Lo devono a tutti i presidenti che li hanno tenuti su quella sedia. I contributi sono un atto dovuto, non un atto straordinario”. Siamo ai titoli di coda.
fonte: tuttomercatoweb
