La crisi irreversibile in cui è ridotto il Parma fa’ sorgere alcuni spunti di riflessione: innanzitutto il mostro sportivo che ogni anno muovevano i ducali, spargendo in Lega Pro decine e decine di giocatori che la maglia gialloblù non l’hanno vista neanche per sbaglio, se non nella sede del club per la firma del contratto. E’ una schifezza che in tanti hanno preso a pretesto per criticare con una mano e con l’altra farsi gli affari propri spostando questo e quello. Tutto nella norma, poichè nessuno impediva al Parma di tesserare questo e quello, però rimane una schifezza bella e buona. Detto fuori dai denti: niente di nuovo sotto il sole. Piccoli Parma stanno nascendo, non potremmo fare altrimenti. Lotito sarà anche un personaggio ambiguo con i suoi begli scheletri nell’armadio, ma non è che intorno a lui navighino chissà quali santi.
Settimana scorsa abbiamo lasciato lo spazio al Patron della Lazio e coproprietario della Salernitana per le vicende che l’hanno coinvolto, mentre in questo appuntamento con i “Dietro la lavagna” torniamo a martellare chiunque si macchi di nefandezze meritevoli di una punizione.
> Catanzaro:
Con Stefano Sanderra in panchina non si corre il rischio di annoiarsi: prestazioni buone alternate ad autentiche debaclé come quella che si è vissuta contro l’Aversa Normanna.
Il suo Catanzaro è figlio di una ricostruzione che doveva dare nuovi stimoli all’ambiente, invece si sta rivelando uguale al precedente, se non peggio. La prestazione di Aversa è stata negativa con una partenza a razzo dei locali che ha sorpreso i calabresi. Eppure c’era da aspettarselo con la classifica che avevano i granata.
Se l’aria è questa, ci sono tutte le condizioni per un’altra annata buttata al vento. Eppure le credenziali c’erano. Spesso non bastano, ci vuole altro.
PIEDI ZUPPI
fonte: tuttolegapro