Un lusso per la categoria un giocatore da 14 stagioni nella massima serie e con 5 presenze nella Nazionale: stiamo parlando di Gaetano D’Agostino, regista di centrocampo che ha abbracciato la causa giallorossa facendo fare il definitivo salto di qualità alla mediana del Benevento. Ogni conferenza con l’ex Siena è manuale del calcio per chi lo ascolta, in ogni occasione il palermitano offre spunti di riflessione importanti e questa volta ha risposto così a chi gli ha chiesto cosa pensi della così alta percentuale di stranieri in un campionato in crisi come quello italiano:
“La distinzione delle categorie esiste non solo per questioni tecniche, perché spesso ci sono giocatori di Lega Pro che, tecnicamente parlando, potrebbero tranquillamente giocare nel massimo campionato. La differenza tra le categorie sta nel margine di errore e nella mentalità.
Io non credo che il campionato italiano sia solo nostro: una volta era un piacere vedere giocatori come Seedorf o Shevchenko. Ben vengano giocatori che possono darti qualcosa in più ma, è chiaro, che se arrivano giocatori non al livello dei nostri, si fa un doppio errore: il primo è che non impari nulla da loro ed, il secondo, è che togli lavoro ad italiani. Fuori dallo Stivale non vedo 40 italiani nei massimi campionati, ma in quello italiano vedo tanti stranieri. Perché? Il resto ve lo dico a fine carriera (ride ndr)”.
fonte: tuttolegapro
