La neve: un alibi perfetto. Sembra la trama di un film giallo, invece è la cruda realtà. Almeno ciò è quanto si è vissuto un 31 dicembre con sorpresa in casa Savoia. Allenamento programmato per le 10 ma, all’ultimo momento, con i giocatori giunti al Giraud già alle 9.30, tutto è saltato. I colleghi di SoloSavoia hanno raccontato questa particolare vicenda con dovizia di particolari.
TUTTI PRONTI O QUASI – Come da programma oggi era prevista l’ultima seduta dell’anno. Alle 9.30 la squadra è arrivata al campo. Non l’allenatore e il suo staff. Dopo poco arriva la notizia che l’allenamento è saltato causa neve. Sembra che l’autostrada sia stata chiusa all’altezza di San Giorgio. La sorpresa è stata più che evidente…
I DUBBI – A questo punto più di un dubbio sorge spontaneo. Quasi tutti i calciatori sono arrivati puntuali, tranne Ugolotti e il suo staff. Eppure qualcuno abita nelle vicinanze. Fatto sta che i calciatori, una volta appreso l’annullamento della seduta, si sono risentiti e non poco. I tre portieri, ad esempio, hanno deciso in autonomia di allenarsi per circa due ore all’interno della palestra.
GLI UOMINI DI MAGLIONE – La rivoluzione voluta dalla proprietà probabilmente non ha fatto piacere a tutti o meglio agli ‘uomini’ di Maglione che in queste ore sembrano voler alzare un muro nei confronti di Carruezzo e della nuova governance, a cominciare dal tecnico che, da nostre indiscrezioni, sembrerebbe non aver accettato una decurtazione del più che lauto ingaggio (quasi da serie B) concordato con l’ex amministratore unico (uno dei tanti fatti sottoscrivere da Maglione). Lo stesso dicasi per Cipriani. Il suo contratto ‘faraonico’ che causalmente ha visto importanti premi di ‘presenza’ già acquisiti al decimo gettone (con la Casertana ha giocato la partita numero 10!), è troppo ‘conveniente’ per essere rescisso, nonostante le sue dichiarazioni nell’ultima conferenza stampa siano state interpretate da tutti come un messaggio d’addio alla piazza. Resta il diesse Obbedio che ha incontrato sia Carruezzo che Russo, nuovo direttore sportivo. Anche lui ha un biennale e al momento non sembra voler rescindere. E’ come se tutti aspettassero di essere licenziati per godersi al sole il loro ingaggio. Insomma, una serie di ‘blocchi’ economici che stanno rendendo più difficile del previsto il nuovo corso del Savoia, quasi un biglietto di saluto al ‘veleno’ preparato ad arte da chi è stato mandato via.
fonte: tuttolegapro