18 Marzo 2025
Serie B

Messina, Pagni: “Ci serve positività”. E Lo Monaco punge la piazza e Grassadonia..

Giornata di presentazioni in casa Messina. Il cambio dirigenziale ha portato sulla scrivania del direttore sportivo Danilo Pagni, ex Matera, Salernitana e Arezzo. Il nuovo uomo-mercato si è espresso così nella sua prima conferenza stampa in giallorosso, i cui contenuti sono stati riportati da messinaora.it: “Il mio è un doppio investimento: sulla piazza e sulla persona di Pietro Lo Monaco. Il Messina è una buona squadra con un obiettivo preciso che è la salvezza, in una situazione di classifica da non sottovalutare. Faremo pochi innesti ma mirati: quando conoscerò anche il mister vedremo come agire, in accordo con la società. Ma il mercato non è la panacea di tutto. In parte mi dedico alla cura e poi al rimedio. La squadra attuale non è forte ma con un po’ di positività globale in più può fare meglio. Il mercato di gennaio sarà condizionato dal bilancio e dall’età, prenderemo il meglio del consentito, anche se non è facile a gennaio, perchè i giovani forti le società se li tengono. Mi piacciono i giocatori che saltano l’uomo ma smentisco le voci su Mounard. La partita con la Salernitana? Potrebbe essere importante, una buona prestazione potrebbe dare autostima in più. Non è detto che, come ho letto dalla stampa di Salerno, la Salernitana passeggerà”.

Ha parlato anche il neo-presidente e patron peloritano, Pietro Lo Monaco, che non ha lesinato commenti sull’addio di Ferrigno: “Il Messina ha subito questa situazione, perchè in un momento critico della stagione il ds ha manifestato la volontà di voler andare via per convenienze sue. Lo ringrazio, con lui c’era un rapporto importante ed è grazie a noi che è diventato ambito. Sui comportamenti sorvoliamo, non serve ormai più a niente tornarci su. Arrivederci e grazie”.

Una battuta anche sulla sua gestione societaria: “Teniamoci stretta questa categoria. Il Messina non è il Real Madrid, il Barcellona o il Bayern. Due anni fa giocavamo col Ribera, oggi contro il Lecce, a costo di sacrifici pazzeschi da parte della proprietà, senza aiuto alcuno. Il Messina fino al 30 giungo non fallirà, ma le palle sono piene, quando pago gli stipendi, quando mi chiudono lo stadio o quando faccio 3.500 euro di incasso per poi venire a sapere che su sportube 75.000 persone guardano la partita”.

Infine, una punzecchiatura a mister Grassadonia: “L’anno scorso è stato l’allenatore il valore aggiunto di una squadra già forte. Quest’anno il problema è l’allenatore che all’inizio, ma può succedere, si aspettava cose diverse e quindi non è stato lui, la squadra non ha ricevuto input positivi. Le ultime gare sono l’esempio lampante: con un po’ di determinazione, di baldanza e di autostima la squadra avrebbe avuto 6-7 punti in più. Io sono convinto ancora che lui sia il nostro valore aggiunto, perchè abbiamo puntato su di lui e siamo certi che tornerà quello di prima e mai abbiamo pensato ad un cambio della guida tecnica, contrariamente a quanto avrebbero fatto altre squadre”.

fonte: tuttolegapro

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