I commenti dei protagonisti nel post-derby
La gioia più grande nella partita più attesa. I biancorossi espugnano lo “Zaccheria” con un eurogol di Floriano regalando ai propri tifosi il migliore Natale possibile. Nell’immediato post-partita, ecco le voci dei protagonisti.
Il primo ad arrivare in sala stampa è un raggiante mister Sesia: “È andata come volevamo, abbiamo chiuso alla grande le linee di passaggio e siamo stati bravi a ripartire e cogliere al volo l’occasione avuta”. Il mister loda l’atteggiamento della squadra: “Abbiamo giocato anche con il 7-2 e non me ne vergogno. Sapevamo di avere dinanzi una squadra forte e dovevamo essere bravi a difendere. Lo abbiamo fatto alla grandissima, il nostro portiere non ha mai fatto una parata se non l’ordinaria amministrazione”. Le prospettive per la squadra per Sesia non cambiano: “Ora abbiamo la miglior difesa del girone, ma non cambia davvero nulla. Con l’Ischia il 6 gennaio sarà uno scontro diretto. La quota salvezza ora sembra bassa ma si alzerà nel girone di ritorno, credo ci vorranno 40-42 punti”. Su Danti e i possibili rinforzi in avanti: “Danti è stato male questa notte, dal punto di vista numerico siamo in pochi spero che a gennaio arrivi qualcosa e che restino tutti”. Sulla forza del gruppo: “Questi ragazzi stanno facendo cose importanti, vincere contro un Foggia che non ha mai perso in casa non è facile. L’elogio per questi ragazzi è naturale. L’ambiente ora è compatto, siamo contenti per i nostri fantastici tifosi che lo meritano”.
Subito dopo tocca al match-winner Roberto Floriano: “Sono felice per il gol, sono abituato a fare gol del genere, vorrei imparare anche a farne di più semplici. Ho cercato di tirare sull’angolo più lontano e mi è andata bene”. Sulla permanenza a Barletta: “Chiedete alla società, io ho 4 anni di contratto e la risposta è automatica”. Sul futuro: “Io mi accontento poco di me, vorrei fare più gol, lo scorso anno ho fatto 19 reti ad ora sono solo 6 e non possono bastarmi”.
Per il Foggia, la parola al presidente Fabio Verile che mostra il suo stupore per la sconfitta: “Non me l’aspettavo, è stata una partita condizionata dalla pressione della nostra tifoseria che ci teneva tanto a vincere questa partita. I calciatori erano nervosi e non sono riusciti a superare un Barletta che ha giocato chiuso come ci aspettavamo. Dovevamo essere bravi a scardinarli. Dobbiamo trarre insegnamenti da questa partita, se vogliamo puntare in alto queste partite vanno vinte. Il Barletta ha vinto con un tiro, noi ne abbiamo fatto mezzo”. Per il futuro però il n.1 rossonero è fiducioso: “Siamo una squadra competitiva, diremo la nostra fino all’ultima giornata. Ora abbiamo le trasferte di Martina e Pagani e dobbiamo mirare dritti all’obiettivo play-off”. Su alcune intemperanze dei tifosi: “Non mi sembra sia accaduto nulla di grave, e spero non stia accadendo nulla fuori. Sapevamo che era una partita a rischio e avevamo invitato i nostri tifosi alla calma. Qualcuno ha pensato bene di lanciare una bottiglia, ma per quanto ci riguarda questa gente può rimanere a casa. La nostra è comunque una tifoseria corretta, e nessuno incita la propria squadra come i nostri tifosi”.
fonte: barlettaviva
Radi: «Barletta, vittoria da uomini veri»
La gioia del capitano biancorosso dopo l’exploit di Foggia
Terza vittoria consecutiva, quarta partita di fila senza subire reti, una classifica che sorride e un colpaccio nel derby più atteso che aggiorna gli annali biancorossi: il Barletta Calcio torna vittorioso dal derby dello “Zaccheria” grazie alla meravigliosa rete di Roberto Floriano e si gode un successo da urlo, per contenuti e densità di significati. Ai commenti del match-winner e di mister Marco Sesia vanno aggiunte le esultanze arrivate sui social networks: tra questi, spicca la foto di gruppo postata su Instagram dal capitano biancorosso, Alessandro Radi.
Una foto di gruppo scattata negli spogliatoi dello “Zaccheria”, davanti a pandoro e spumante, accompagnata da un commento eloquente: «Vittoria da uomini veri… Prima uomini e poi calciatori!!! Buon Natale». Sicurezza e leadership nelle sue parole: d’altronde, dopo Raffaele Biancolino e con Roberto Cortellini è il più “anziano” del gruppo biancorosso con i suoi 32 anni. All’età però corrisponde un onorato curriculum, che fa rima con esperienza: a Barletta è all’undicesima stagione in Lega Pro, dopo le esperienze con Rieti, Sorrento, Juve Stabia, Varese, Portogruaro, Cavese, Gubbio e Paganese. E oggi con i suoi compagni di squadra ha provveduto a confezionare un graditissimo regalo di Natale in salsa biancorossa.
fonte: barlettaviva
Delvecchio: «Barletta determinato e figlio del lavoro, orgoglioso del gruppo»
Il direttore tecnico biancorosso sul derby vinto a Foggia
Con lui in panchina sono arrivate tre vittorie consecutive, ma Gennaro Delvecchio crede a una sola via: quella del lavoro, duro e costante sul campo. Il responsabile dell’area tecnica biancorossa ha commentato ieri sera, a margine dei festeggiamenti alla squadra al “Puttilli” dopo la vittoria nel derbyssimo di Foggia, il momento biancorosso: «I talismani non esistono: non credo alla scaramanzia, credo solo al lavoro. Nel calcio non esiste la fortuna, ma esiste la determinazione, quella sì: chi mette davanti la scaramanzia per me è debole. Scherzi a parte, veniamo da un mese di duro lavoro, nel quale abbiamo messo in atto convinzione e determinazione, supplendo alle sofferenze. Ora ci godiamo un bel Natale perché abbiamo giocato una partita davvero importante sotto tutti i punti di vista».
Barletta vittorioso di misura, con un atteggiamento accorto e solido: «Io vorrei vincere sempre 1-0, mi andrebbe bene: il resto sono chiacchiere, e stanno a zero-spiega Delvecchio- I ragazzi, i tifosi, la città, tutti meritano questa vittoria. Sul campo non si vince solo con la fortuna: ci sono tante componenti, e a Foggia le abbiamo messe tutte in pratica. Forse nessuno poteva pensare che tra Vigor Lamezia, Salernitana e Foggia avremmo totalizzato nove punti in tre partite: questo dimostra che possiamo giocarcela con tutti, viste le squadre che abbiamo battuto. Dobbiamo convincerci del fatto che non ci sono squadre che ci ammazzano. Non dobbiamo però affatto pensare di essere belli, sarebbe la fine. Continuiamo a lavorare tutti compatti, uniti e consapevoli delle nostre forze, lavorando con la massima serietà e determinazione».
Ieri sera spettacolo all’esterno del “Puttilli”, con centinaia di tifosi ad accogliere la squadra: «Nessuno mi deve dire di che pasta sono fatti i tifosi del Barletta-spiega Delvecchio-so benissimo quanto valgono, nasco barlettano e tifoso. Sapevo che oggi (ieri, ndr) non sarebbero mancati, e ancora una volta hanno dimostrato quanto valgono per noi e il sostegno fondamentale che potranno darci durante il campionato. I tifosi hanno vinto un mese fa, quando più di qualcuno è venuto qui a parlare ai ragazzi e a spiegargli che loro sono sempre presenti».
fonte: barlettaviva