DI MICHELE CARELLI – Un Foggia che acciuffa, nel complesso con merito (la Lupa ha solo capitalizzato fino al gol di Leonetti i limiti dei rossoneri, ma nulla di più), tre punti pesanti perché non scontati. E che fa filotto di risultati. Ma se Leonetti non aggancia quella palla messa in mezzo nel finale e l’incontro si chiude in parità, avremmo sentito parecchi fischi (non del tutto ingenerosi) da parte dello Zaccheria all’indirizzo della squadra di De Zerbi. Quest’ultima quando gioca in casa appare contratta e compassata. Proprio come la punta di un compasso, la gamba degli avanti fa perno su sé, una, due, tre volte,… compiacendosi di un dribbling di troppo ( … solitudini in sovrapposizione). Anche ieri i rossoneri hanno sempre comandato il gioco (spesso però culminato, appunto, con soluzioni individuali), ma risultando spesso poco mobili se non talvolta statici. L’altra volta scrissi che, dopo la vittoria di Messina, tutto andava sottoposto a verifica anche nelle gare interne spazzando via la confusione della manovra d’attacco mostrata nelle precedenti partite casalinghe. Confusione e anarchia confermate, purtroppo, anche questa volta. Ciò che emerge, in questo momento, è un grande e volitivo spirito di gruppo che potrà portare sicuramente ad una salvezza tranquilla e con largo anticipo.
Domenico Carella
Direttore di Foggiasport24.com - Giornalista del Corriere del Mezzogiorno (dorso del Corriere della Sera) e conduttore della trasmissione televisiva Il Diavolo e l'Acquasanta, in onda tutti i lunedì sera su Teledauna 87. Autore dei libri "Diavolo di un satanello" e "E il diavolo ci mise la coda". Ideatore e presentatore della manifestazione "Il passato che dona il futuro".