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Foggia
13 Febbraio 2025
Noi che...il Foggia

La LEGA ‘PRO’blematica

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Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo la clamorosa notizia della diffida di mister De Zerbi mi sono venute in mente alcune stranezze di questa lega pro.

Lo streaming e lo spezzatino – Abituati al campionato e alla domenica delle tradizioni fatte di ragù, radio e partita il popolo dei tifosi ha difficilmente digerito questo nuovo modo di seguire le partite, condizionato e non poco da una tv ‘no pay’… ma che costringe gli utenti a sottoscrivere un valido abbonamento ad internet per poter seguire le partite della sua squadra del cuore, ma per esigenze televisive è anche costretto a subire degli orari di gara a dir poco assurdi, che non avvicinano il tifoso allo stadio, nonostante i pareri favorevoli dei vari presidenti e di alcuni addetti ai lavori. Lo spezzatino va di pari passo alle esigenze della tv, s’impone una politica fatta solo di interessi e business. Inoltre il canale molte volte risulta poco fruibile e per chi non ha una connessione internet veloce risulta addirittura non visibile.

Le penalizzazioni e gli stadi – Si era detto che le penalizzazioni con questa nuova riforma dei campionati durante lo svolgimento dello stesso torneo non dovevano essere inflitte a chi non avesse adempiuto alle richieste della lega, ma che il conto fosse pagato alla fine o all’inizio, si era detto che chi non era a norma a livello di bilanci e finanze doveva subire penalizzazioni ante campionato (Foggia docet) e semmai l’esclusione dal torneo, cosa disattesa viste le penalizzazioni subite dalla Reggina; stesso argomento per gli stadi, mi viene da ridere quando vedo che il nostro Zaccheria non ha la ‘tribuna est’, detta gradinata, adatta e sicura, quando poi vedi stadi, anzi campetti, in cui le recinzioni in muratura o acciaio sono a due metri dalle linee del campo, parliamo di ‘stadi’ come quello della Juve Stabia (hanno fatto la serie B), Aversa, Vigor Lamezia, Paganese solo per citarne alcuni in cui parlare di sicurezza è un eufemismo.

Squalifica – Da questo punto che ci si collega al caso del mister De Zerbi, squalificato per un turno per aver rivolto all’arbitro frasi ingiuriose nel corso della gara contro la Juve Stabia. Credo che il modo in cui sono posizionate le panchine nel caso del campo di Castellammare consenta a qualsiasi arbitro di sentire critiche, ingiurie e bestemmie che nelle fasi adrenaliniche del match possono scappare ai calciatori e a maggior ragione agli allenatori. Soprattutto in casi controversi. Nel caso di De Zerbi, il quale non penso sia diventato improvvisamente il ‘Mazzone’ di turno, sia stata inflitta una sanzione assurda e a dir poco sgradevole per rispetto ed educazione che ha sempre dimostrato il mister e che abbiamo apprezzato tutti noi.

La Lega che si definisce PROfessionista diventa sempre più PROblematica e a farne le spese siamo sempre noi, tifosi, addetti ai lavori e amanti del calcio quello semplice e genuino.

Rocco Soleti
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