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MICHELE CARELLI – “Il Foggia questa volta mi dà modo di scrivere qualcosa di diverso da quel che scrissi dopo la vittoria di Ischia. Farlo dopo Foggia-Catanzaro significava ripetere i giudizi espressi dopo le precedenti gare. Il match contro i calabresi era stato molto simile, ad esempio, a quello contro la Salernitana. Non facendomi affatto condizionare dal risultato finale, ieri ho visto i rossoneri che hanno sempre comandato il gioco al San Filippo, tornando sostanzialmente sui livelli del primo tempo di Cosenza (2^ giornata).
Notevole possesso palla che conferma l’importanza dell’assunto secondo cui fin quando ho io il pallone, il mio avversario non ce l’ha e quindi non può farmi gol. Della serie, “senza possesso palla non si vince” – come ci ha sempre ricordato il profeta del gol, Johann Cruijff. Tanto pressing nella metà campo avversaria, sempre più equilibrio tra i reparti. Con in più Cavallaro e Sarno che giocano maggiormente per la squadra. Insomma, ottimi singoli al servizio del collettivo.
[quote]senza possesso palla non si vince. De Zerbi deve infischiarsene dei detrattori del Tiki-Taka[/quote]
Ma tutto, ora, va verificato anche nelle gare interne spazzando via la confusione della manovra d’attacco mostrata nelle scorse partite casalinghe. De Zerbi deve continuare sulla strada del gioco e degli automatismi infischiandosene dei detrattori ideologici del Tiki Taka. Quel possesso palla marchio di fabbrica, oggi, dell’ultra-stellare Bayern di Pep. Quel Bayern che sembra l’equilibrio aureo tra gioco collettivo e grandezza dei singoli. Quell’equilibrio aureo che potrebbe essere proprio la quadratura del cerchio di questo Foggia. Fatte, ovvio, le debite proporzioni con i bavaresi. Ma ripeto: ora tutto è sottoposto a verifica contro la Lupa Roma”.
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