GIUSEPPE IACHINI – Il cagnaccio ha il suo bel da fare a lavorare con Zamparini ma non è tipo da tirarsi indietro dalla lotta. Ha avuto pochissime chance di guidare una squadra dall’inizio del campionato e ora certamente non vuole sprecare l’occasione. Alti e bassi come spesso accade in una squadra che ha buon talento ma anche giocatori sotto la media. Però lo spirito guerriero al mister ascolano non manca. E ieri il grande sfizio di vincere a San Siro senza praticamente subire mai. Certo il Milan ci ha messo del suo, ma diamo i giusti meriti al Palermo.
SYLVAIN GUINTOLI – Il francese è il nuovo campione del mondo della Superbike, al termine di un mondiale tiratissimo e di una grande rimonta ai danni di Tom Sykes. Che a metà stagione sembrava padrone del campionato e invece ha subito l’inesorabile rimonta di Guintoli e della sua Aprilia. Ecco: se il pilota è transalpino, la moto è tutta italiana ed è naturale motivo di orgoglio nostrano. Anche perché, con l’apporto di Melandri, è arrivato anche il titolo costruttori. Annata memorabile.
DANIEL RICCIARDO – Nel mondiale dominato dalle Mercedes e che Hamilton è ad un passo dal conquistare, la bellissima novità è rappresentata da questo pilota australiano di chiari origini italiane che anche ad Austin si mette in luce mostrando un ottimo intuito nel leggere lo sviluppo della gara e prendendosi un altro podio.
GIANPIERO GASPERINI – In una settimana batte la Juve – con un po’ di fortuna ma serve pure quella – e vince ad Udine dove non c’era ancora riuscito nessuno. Con un gioco bello a vedersi, con tanti giovani lanciati senza paura e con qualche “vecchietto” che pare davvero ritrovato. Sarà che il gran campionato della Samp funge da stimolo, ma al di là del derby diamo merito al lavoro del Gasp che a Genova aveva già fatto strabenissimo: alla faccia di chi lo fischia.
VALERIO VERMIGLIO – Altra storia di sport legata a problemi economici di una società. Questa volta si parla del Piacenza Volley e del rapporto tormentato con uno sponsor che non ha dato quanto promesso (qui l’ultimo capitolo della vicenda). Nonostante ciò, però, i ragazzi biancorossi non si fermano e si presentano all’esordio Champions con il bel viatico della vittoria a Sansepolcro: tra tutti scegliamo il palleggiatore messinese classe ’76 che in carriera ne ha viste tantissime ma che non ne vuole sapere di predicare pallavolo.
Dario Ronzulli