Mai scontato, sempre sorprendente. Questa volta ancora più del solito. Pietro Lo Monaco, patron del Messina, annuncia a sorpresa il suo disimpegno a fine stagione dal club giallorosso a causa del poco seguito cittadino. Non è la prima volta che il numero uno dei siciliani minaccia di andar via: vedremo se anche questa volta deciderà di tornare sui suoi passi. Intanto eccovi le sue forti dichiarazioni, rilasciate ai colleghi di PianetaMessina.com: “Veniamo da due campionati al primo posto che ci hanno proiettato in un campionato che è una sorta di B2 da tenersi stretto. Questo avvio di stagione ha detto cose importanti, cioè abbiamo mille difficoltà. E’ un campionato pesante dal punto di vista economico e l’ambiente sta dimostrando che non è adeguato, non è pronto a fare calcio.
Direi che c’è un rifiuto. Ormai sono tre anni che siamo qui a fare calcio, non voglio fare polemica con nessuno, ma è un dato di fatto. I numeri sono impietosi, nelle ultime cinque partite abbiamo fatto la miseria di 13mila euro d’incasso. Ma se per organizzare ogni partita in casa ci costa 6mila euro e ci rimettiamo la metà con questi incassi ridicoli, come si può pensare di andare avanti così? Non è più possibile che si possa pensare di mantenere un giocattolo in un territorio che lo rifiuta. Così non si può fare calcio. Io non sono un imprenditore, l’ho detto sempre, non ho altri interessi in città, il mio è stato un gesto d’amore, metto solo i soldi e la riposta è stata zero, a parte lo zoccolo duro che ringrazio.
A questo punto, visto che la mia famiglia ha preso un impegno, a costo di svenarci ancora, caschi il mondo, lo rispetteremo fino al 30 Giugno. Dopo questa data arriverà il momento del disimpegno, rimetteremo il mandato. L’ho detto più volte, con me il Messina non fallirà mai, ora siamo a un passo da certi palcoscenici, invito quindi gli imprenditori della città a fare un passo avanti. Oppure se qualche magnate o grande imprenditore vuole investire ed è disposto a spendere per fare calcio a Messina, noi gli consegneremo una società sana, ripulita dai debiti, in una categoria importante come la Lega Pro. Staremo ovviamente attenti agli sciacalli, perchè il Messina è un patrimonio che va tutelato. E’ una cosa che mi mortifica, credetemi.
Ripeto, se avessi avuto una risposta forte della piazza non ci sarebbero stati limiti alla provvidenza sui nostri obiettivi.
Nell’ultima partita in casa contro la Vigor Lamezia me ne sono andato a casa dopo 25 minuti. Non potevo vedere così poca gente allo stadio dopo una vittoria sul Lecce e un pareggio importante a Castellamare”.
fonte: tuttolegapro