Dopo il 2-2 maturato tra Paganese e Melfi, Andrea Sottil (nella foto) riconosce che la sua Paganese si è saputa svegliare solamente dopo aver rimediato il secondo schiaffo: c’è da lavorare sulla mentalità della squadra. “Se si gioca con la paura e con poco furore agonistico è difficile. Mi aspettavo una gara difficile, perché sapevamo che il Melfi era una squadra dotata di grande corsa e di carattere, e per noi è stato difficile limitare un giocatore come Caturano che ci ha messo in difficoltà, perché non era facile anticiparlo sulla seconda palla. Dobbiamo migliorare molto sul piano dell’intensità di gioco, e dobbiamo lavorare a livello psicologico. Sicuramente non si possono regalare occasioni così semplici agli avversari, ma ho visto anche dei lati positivi: siamo riusciti a riprendere la partita contro un avversario molto ostico. La risalita era molto difficile. Un punto guadagnato che ci può anche stare, ma abbiamo bisogno di vincere: la nostra squadra lo sa. Per come si era messa la partita i ragazzi meritano i complimenti: contro il Melfi era uno scontro diretto, e ora ci prepariamo per affrontare l’Ischia. De Liguori? È entrato molto bene in partita. Penso che il 4-3-3 possiamo farlo, ma anche il 4-3-1-2 non è una cattiva idea. Purtroppo ci manca un giocatore come Gai che dispone di qualità importanti a livello tecnico”.
Vincenzo De Liguori, al suo debutto in maglia azzurrostellata dopo aver giocato con altre compagini tra cui il Savoia, è stato fondamentale per la propria squadra dopo l’ingresso in campo: “Non si può essere non felici, perché non succede sempre di poter debuttare segnando un gol. Può darsi che ci sia stata una piccola deviazione quando ho tirato – conferma proprio De Liguori – comunque l’importante è stato aver segnato. Sono contento per la squadra e per la prestazione, anche se all’inizio abbiamo avuto un po’ paura, forse per la mancanza di risultati. Se abbiamo recuperato, qualcosa abbiamo come qualità, ma bisogna farlo valere dall’inizio della partita. La mia condizione è chiaramente migliorabile perché la preparazione fisica l’ho iniziata un mese fa con il preparatore. A trentacinque anni un calciatore deve anche sapersi gestire, e comunque avevo tanta voglia di tornare. Se ho una dedica? Sicuramente è per mia moglie che mi ha sopportato per cinque mesi a casa: non vedeva l’ora che tornassi a giocare…”
Giuseppe Caccavallo manifesta la sua soddisfazione per la reazione della Paganese contro il Melfi, ma occorrevano i tre punti: “Rimontare le partite come è successo oggi, è un dato che fa capire che siamo una squadra valida. Sono contento del gol, ma bisognava vincere, abbiamo comunque fatto tutto il possibile per cercare di riprendere la gara. L’importante è che abbiamo un punto in più, ma dobbiamo ancora capire cosa possiamo fare. Siamo un ottimo gruppo, possiamo salvarci tranquillamente”
fonte: tuttolegapro