Appena arrivati nel professionismo, ma con l’obiettivo di non essere una comparsa. Dalle parole del Direttore sportivo della Lupa Roma, Giuseppe Bifulco, traspare l’intenzione di disputare una stagione, la prima nella storia della (nuova) terza squadra di Roma (un tempo c’era la Lodigiani, poi Cisco e Atletico Roma, ndr), in cui il cartello “debuttanti” sia più un motivo per osare che mettersi in soggezione.
Abbiamo intervistato l’uomo mercato dei capitolini per cercare di capire cosa si aspettano da questo campionato ormai alle porte, che, blocco dei campionati permettendo, vedrà esordire la Lupa Roma addirittura contro il Lecce, tra le “mura amiche” del “Quinto Ricci” di Aprilia, in attesa che il nuovo impianto venga costruito.
Direttore, dell’ossatura della squadra che ha vinto il campionato di serie D sono rimasti sedici elementi. Una strategia ben chiara la vostra: premiare lo zoccolo duro del recente passato.
“E’ stata una strategia molto chiara. La conferma di uno zoccolo duro, integrandolo con dei giovani e giocatori di categoria, abbiamo pensato che sia la strada giusta per costruire una squadra da un valore buono, con costi contenuti, senza annunci e proclami, consapevoli che il nostro campionato consiste nel raggiungimento della salvezza, evitando i play out. Ci proponiamo come novità a livello professionistico, con tutta l’umiltà che serve, cercando di mantenere la categoria”.
Avete preso un attaccante come Emanuele Testardi. Di lui si parlava un gran bene, poi qualche stagione in chiaroscuro l’ha un po fatto perdere. Voi puntate molto sulla sua voglia di riscatto.
“Testardi ha un ottimo trascorso, è di Roma. E’ un ragazzo che ha incrociato il nostro progetto con la sua voglia di rivalsa e noi ci auguriamo che sia il giusto mix tra le sue ambizioni e le nostre esigenze”.
Avete confermato Stefano Tajarol: per lui è un esordio nei Pro.
“Fa parte come detto prima dello zoccolo duro. Tajarol, contribuisce a dar valore a questo gruppo, indipendentemente dai suoi trascorsi”.
A centrocampo è arrivato Prevete, mentre in difesa Conson: giocatori con un buon bagaglio di esperienza nei Pro.
“Oltre alla conferma del gruppo della scorsa stagione, abbiamo implementato la squadra con elementi di categoria”.
La società è molto attenta al sociale: avete messo a disposizione venti borse di studio per ragazzi con difficoltà economiche.
“Il presidente (Alberto Cerrai, ndr) è molto attento a queste iniziative e nell’ambito del sociale. Questa è una delle tante iniziative che il numero uno della nostra società ha pensato e avrà modo di esporre nel corso della stagione. Entrando nel merito di questa iniziativa di cui lei mi faceva cenno, è stata ideata con l’intento di evitare che i giovani abbandonino l’istruzione, che rimane fondamentale per il loro futuro”.
Per quanto riguarda gli impianti sportivi all’Eschilo e ad Ostia antica come procedono i lavori?
“I lavori stanno procedendo a passo spedito. L’Eschilo si sta pian piano strutturando come un centro sportivo di eccellenza, rispondendo appieno alle esigenze di un club professionistico. L’investimento della proprietà sul tema è rilevante, cercando di dare consistenza alla struttura, in questo caso l’Eschilo rientra in questo ambito. Oltre a questo, abbiamo in costruzione due poli sportivi a Ostia antica e il Francesca Gianni. In quest’ultima struttura giocheranno i ragazzi del settore giovanile”.
L’esordio, se si giocherà domenica, è contro il Lecce al “Quinto Ricci”, campo neutro di Aprilia. Non proprio un debutto agevole.
“Io la vedo in maniera diversa: ben vengano queste partite; l’importante è viverle con il giusto spirito. Rispettiamo l’avversario per blasone e consistenza. Il nostro desiderio era tagliare il nastro della Lega Pro e quale esordio migliore del Lecce”.
Per lo stadio avete individuato una zona dove costruirlo? Si era parlato di Fiumicino che vi ha ospitato per tutto lo scorso campionato.
“Al momento giocheremo ad Aprilia. Per quanto tempo non so dirlo. Cercheremo di onorare la città che ci ospita e il nostro invito è quello di far giungere più simpatizzanti e cittadini di Aprilia a venire a vedere le nostre partite. Per lo stadio ci stiamo muovendo e vediamo di risolvere il problema quanto prima. Fino a quel momento la nostra casa sarà il “Quinto Ricci” di Aprilia”.
Quanto è difficile lavorare senza un seguìto di tifosi?
“Difficile no, è sempre importante lavorare. Noi dobbiamo seguire le linee guide della proprietà. Certo, non nego che a noi farebbe piacere una fidelizzazione più elevata e speriamo nel tempo di guadagnarci la fiducia di più persone possibili”.
Puntate ad essere la nuova Lodigiani?
“Per il momento noi vogliamo farci conoscere come Lupa Roma, rappresentiamo questa società e intendiamo continuare a rappresentarla. Il presidente ha un suo programma, una sua idea, che passa attraverso delle applicazioni ben precise, sia strutturali che sportive, cercando di assestare il marchio Lupa Roma, senza mancare di rispetto al passato che c’è stato nella città di Roma”.
Finora il vostro allenatore, Alessandro Cucciari, ha provato nei due impegni ufficiali fin qui disputati contro Tuttocuoio e Grosseto, valevoli per la Coppa Italia di Lega Pro, i portieri Rossini e Rossi. Ancora non si sa chi potrebbe essere il numero uno per questa stagione.
“Sono due ottimi portieri, ambedue allo stesso livello. Devono sfruttare la chance che gli viene concessa, devono sfruttarla al meglio”.
Finora Cucciari è rimasto soddisfatto del vostro precampionato? Due vittorie che aiutano a lavorare meglio.
“Siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora. Certo non dobbiamo pensare di aver fatto chissà cosa, dobbiamo comunque tenere la guardia alta e non farci prendere da facili entusiasmi. Vincere fa bene, tenendo presente la nostra dimensione. Il superamento del turno ci fa piacere, ma sappiamo che ci aspetta un lavoro duro e pensiamo esclusivamente al Lecce”.
Si giocherà contro i pugliesi in un orario insolito: le 12:30. Non crede che il caldo possa essere un nemico per lo spettacolo in mezzo al campo?
“Il calcio è in continua evoluzione. Non mi sento di condannare il suo pensiero in toto, però vediamo prima di emettere una sentenza. Probabile che questo format dia più vigore e interesse alla Lega Pro stessa. Noi ci siamo e lo accogliamo per come ci viene proposto. Siamo troppo giovani per capire che tipo di limitazioni eventualmente possano dare gli orari così come sono proposti. E’ chiaro che è stato già proposto in A ed è andato bene. La stessa cosa è stata fatta in B. Ora vediamo come risponderà il sistema Lega Pro a questa novità”.
Ci racconta la storia degli scarpini neri per tutti i giocatori?
“E’ un’altra iniziativa del presidente che ci tiene molto a che il marchio Lupa Roma sia riconoscibile. Identificando nello scarpino nero l’identificazione del nostro brand. Lo stesso abbiamo fatto sulla divisa e la volontà è quella di far indossare anche le scarpe della nostra società. La nostra non vuol essere una guerra contro nessuno”.
In queste ultime ore di mercato pensate di muovermi ancora oppure pensate che la squadra, così com è costruita, vada bene così?
“Il mercato si chiude l’1 settembre, se ci dovesse essere qualcosa che ci vedrà coinvolti, lo valuteremo, ma di certo non andremo a cercarlo. Come abbiamo detto: è stata data la possibilità allo zoccolo duro di confermarsi, puntellando la rosa con giovani che fanno al caso nostro e giocatori di categoria”.
Si riparte comunque da capitan Giampietro Perrulli
“Noi partiamo da un gruppo che si sta cementificando giorno dopo giorno. Perrulli è un elemento importante della rosa e darà il suo contributo”.
Qualche difetto che avete notato in queste prime partite ufficiali? Magari un po più di attenzione nel reparto difensivo. Nella gara contro il Grosseto in particolar modo avete sofferto la pressione dei maremmani.
“Siamo appena all’inizio e l’attenzione è uno degli aspetti più importanti su cui dobbiamo lavorare”.
fonte: tuttolegapro