[clear-line]
[dropcap color=”#888″ type=”square”]F[/dropcap]atti salvi tutti i rilievi tecnici che sono stati sottolineati un po’ da tutti, condivisibili o meno (necessità di una punta centrale, esterni poco alti, Sainz-Maza ancora acerbo, Cavallaro troppo indietro, Loiacono bene con la difesa a 4, calcio ”idrolitina” e non “champagne”), io tuttavia “tifo” per l’impostazione che stanno dando i due allenatori: quella di fare noi, sempre, la partita. Dentro e fuori. E non quell’altra, venerdì rappresentata da Bitetto, dell’aspettare e ripartire velocemente. Poi, immagino, prevedo e già sento le osservazioni del tipo “ma nel calcio bisogna finalizzare” e similari. Grazie. Rispetto al passato c’è un nuovo fattore che mi dà qualche speranza in più. La “piazza” è meno istintiva rispetto al passato e sa aspettare un po’ di più. Speriamo non si torni indietro da questo punto di vista.
MICHELE CARELLI