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[dropcap color=”#888″ type=”square”]I[/dropcap]l Foggia di Brescia e De Zerbi apre la stagione con una sconfitta. Un gol in pieno recupero del sedicenne Libutti consegna i tre punti (e buona parte della qualificazione in coppa Italia lega pro) all’undici di Bitetto, bravo a impostare una partita tutta difesa e contropiede. Il Foggia nel complesso non dispiace, ma non riesce quasi mai a rendersi pericoloso dalle parti di Perina. I 1.500 tifosi accorsi sugli spalti sbadigliano al ritmo lento del possesso palla dei rossoneri, bravi nell’insistere nel gioco palla a terra e nel fraseggio stretto, ma costretti a sbattere contro il muro erto dal Melfi. E poco può fare Sainz Maza nei panni di falso nove, in assenza di un centravanti di ruolo che il mercato tarda a regalare. Il caldo rende il primo tempo un supplizio per i ventidue in campo. Il ritmo è lento e le palle da gol latitano. E quando si creano i presupposti della pericolosità le difese salvano in extremis. Come quando al 14′ Colella mette di testa in angolo un traversone teso di Cavallaro, sul quale Maza sembrava pronto alla deviazione. Cavallaro è il più pimpante dei rossoneri e al 20′ sfiora il palo con un tiro dal limite. Il Melfi batte un colpo al 23′ con Ricciardo, il cui destro risulta debole e centrale per le mani attente di Narciso. Lo stesso numero uno rossonero si erge a protagonista ad inizio ripresa quando, allungandosi alla sua destra, oppone i pugni alla conclusione di controbalzo di Campagna. Al 57’st il Foggia risponde con un’azione di Agnelli, abile a incunearsi dalla destra e servire un pallone d’oro per Maza, il cui sinistro è ciabattato ed esce di molto alla destra della porta lucana. Brescia e de Zerbi provano a inserire forze nuove con Bollino al posto di un comunque combattivo Agostinone. Al 70′ tocca a Fella (subentrato a Costanzo) divorare clamorosamente un gol, dopo aver superato in un contrasto Bencivenga. Palla alle stelle. Poi tanti sbadigli, prima del guizzo del giovanissimo Libutti, abile a trafiggere al 92′ Narciso, ribadendo in rete una palla vagante sugli sviluppi di un angolo. Il Melfi festeggia il suo baby, il Foggia guarda al mercato per completare una rosa lacunosa.
DOMENICO CARELLA – CORRIERE DEL MEZZOGIORNO