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13 Febbraio 2025
Serie B

Tuttocuoio, mister Alvini: “Il mio futuro? Non lo so. Pensiamo a salvarci”

Massimiliano Alvini, tecnico di un Tuttocuoio grintoso, si appresta a vivere la sfida più importante della sua carriera: salvare i neroverdi nei professionisti. La sua squadra però dovrà misurarsi con un’Arzanese che gode di ottima forma, eppure ha concluso il campionato con due punti in più, il che permetterebbe di giocare per due risultati su tre in ambedue le gare di spareggio con i campani. Il futuro del mister può dipendere da quello che riusciranno a fare i toscani, che sono stati elogiati da più addetti ai lavori, compreso lo stesso ds dell’Arzanese, ma ci si aspetta di vedere due confronti entrambi molto accesi. Questa l’attesa ai play-out che vive Alvini.

“Di ottenere risultati così importanti in un campionato del genere non me l’aspettavo. E nemmeno il più ottimista della società aveva preventivato di arrivare a questo punto, quindi per noi questo è un momento di grande soddisfazione. Tra l’altro abbiamo giocato tutto l’anno in trasferta, perché il nostro campo non è quello di Ponte a Egola, ma è a Santa Croce sull’Arno, e alcune partite le abbiamo giocate a Pontedera mentre era in atto il restyling del campo di Santa Croce, che ora è in condizioni decenti”.

Fino a novembre il Tuttocuoio si è trovato tra le prime otto, poi in inverno sono arrivate delle sconfitte preoccupanti. Solo con l’arrivo della primavera c’è stata la ripresa…

“La squadra, a parte quel picco in cui siamo arrivati al quarto posto, è stata sempre in centro classifica, giocando forse uno dei migliori, se non il migliore calcio del girone. Ritengo che per una neopromossa, fare un campionato del genere, e giocare in piazze blasonate e storiche, sia stato un cammino molto positivo. Anche se abbiamo avuto un calo a cavallo di Natale, coinciso con risultati non del tutto positivi ma con prestazioni sempre importanti”.

Dopo la sconfitta di Sorrento si poteva rischiare molto, ma sono arrivati i punti sufficienti per entrare negli spareggi. Ci sperava dopo aver perso al campo Italia?

“Più che la sconfitta di Sorrento, noi abbiamo sbagliato l’approccio mentale in casa contro il Gavorrano, che già retrocesso ha giocato contro di noi lealmente, e noi pensavamo inconsciamente di poter vincere: quello è stato l’errore più grosso. All’epoca, vincendo quella partita, saremmo arrivati forse anche ottavi, secondo me una cosa straordinaria. Però il cammino che stiamo facendo ora è comunque molto importante”.

Da molti anni allena il Tuttocuoio, possiamo dire che salvare la squadra nei professionisti sarebbe la sfida più grande?

“Se riuscissimo in questa impresa, sarebbe il sesto campionato vinto in tredici anni, l’impresa che ti segna una carriera. Anche se io provengo dagli ‘amatori’, quindi il mio cammino è stato fatto di grande gavetta. Centrare questo risultato sarebbe veramente (per me e per la società) un risultato di enorme prestigio”.

Avete avuto ragione dell’Aversa Normanna, quindi incontrerete l’Arzanese. Andrete prima a Frattamaggiore e poi a Santa Croce sull’Arno. Come interpreterete la sfida d’andata?

“Ritengo che affronteremo una squadra molto forte, che nel girone di ritorno è cambiata grazie agli acquisti del mercato di gennaio, e anche l’allenatore è diverso e ha dato alla squadra la propria impronta. Giocheremo la prima in trasferta, ma a Frattamaggiore cercheremo di mantenere equilibrio, sappiamo la forza degli avversari tra le mura amiche”.

Quindi attenzione speciale per Ripa?

“Sì, un occhio di riguardo per Ripa, ma anche gli altri sono molto bravi nell’Arzanese. Noi dovremo stare attenti a non fare come il Sorrento che ha compromesso la sua partita nell’andata. Dobbiamo limitare i danni, se possibile, e al ritorno ce la giocheremo”.

Può bastare anche il pareggio in Campania?

“Lo firmeremmo subito: questo ci permetterebbe di giocare il tutto per tutto in casa con i nostri tifosi”.

Quindi due pareggi possono bastare, secondo il regolamento in vigore?

“Anche due pareggi. E comunque non perdere a Frattamaggiore sarebbe importantissimo”.

Le voci di mercato danno Salzano in procinto di passare al Crotone a fine stagione: se un merito avete avuto è stato proprio quello di aver valorizzato il calciatore che era quasi disoccupato, dato che aveva terminato la sua esperienza col Portosummaga. Con voi ha ritrovato incisività e continuità…

“Sono contento per Salzano. Ha lavorato, è cresciuto mentalmente, quindi è un ragazzo che ha prospettiva. Però non c’è solo lui che meriterebbe vetrine importanti, ma ce ne sono altri che vengono dall’Eccellenza e dalla Promozione, tipo Colombini del ’93, il portiere Bacci del ’95, anche loro meriterebbero di essere visti. A Salzano auguro tutto il bene possibile, ma è merito suo se è riuscito a crescere e a maturare. Secondo me il Tuttocuoio, per la serietà della società, per la disciplina e il gioco della squadra, è stato un po’ troppo trascurato. Si dava risalto a società più blasonate”.

Invece il suo futuro dove lo vede?

“Non so. A me interessano i risultati che faccio insieme al mio staff e la società. Spero di vincere e continuare qui in Lega Pro. Se non ci dovessimo riuscire, vediamo cosa succederà, ma rimarrà il cammino che abbiamo intrapreso”.

fonte: tuttolegapro

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