La partecipazione del Melfi alla prossima Lega Pro unica non appare così scontata. La dirigenza lucana, infatti, è da tempo alla ricerca, finora inutile, di sponsor. A darne notizia la stessa società tramite una nota apparsa sul proprio profilo ufficiale di Facebook:
Si può affrontare una stagione come quella della Lega Pro Unica, senza uno sponsor sulla maglia? Senza particolari aiuti economici, se non quelli dei soliti noti che ormai da 20 anni gestiscono il discorso calcio a Melfi?. Questi gli interrogativi, più che legittimi, che la dirigenza gialloverde si sta ponendo, nel contesto di questi infuocati giorni che ci separano dalla fine del mese di giugno. Cioè dalla fatidica data che deve sancire l’avvenuta iscrizione. Servono tanti soldi, non soltanto per iscrivere la squadra alla terza serie nazionale, ma anche per poi affrontare un torneo che si preannuncia difficile ed assai impegnativo. Il paradosso poi di vivere accanto ad un area industriale di notevole livello, come quella di san Nicola e non ricevere nessun contributo, non aiuta di certo ad andare avanti. E dire che basterebbe davvero un contributo minimo, condiviso dalle tante aziende presenti, per farsi che il Melfi e la città di Melfi, possano contare su un sostegno importante. Ed invece sorda e cieca indifferenza. Come se Melfi ed il suo territorio fossero parte integrante di un’altra realtà. Come se Melfi e la sua squadra di calcio, fossero cose non meritevoli della pur minima attenzione. Melfi a differenza di altri luoghi, va avanti nel calcio, esclusivamente con la propria forza. Orgogliosamente, ma anche faticosamente. Il peso di 20 anni di lunghi ed interminabili sacrifici, si fa inevitabilmente sentire. Una dirigenza interamente indigena. Tutti melfitani. Tutti appassionati, estremamente abili, ( i risultati lo dimostrano ampiamente), ma pur sempre imprenditori normali, non certo dotati di pozzi senza fondo. Da oggi l’amministrazione comunale si impegnerà a trovare fondi perché questo sogno possa continuare. Ma è chiaro che occorre una scatto di orgoglio e di amor collettivo, che deve coinvolgere quante persone più possibili. Discorsi già sentiti, triti e ritriti, sosterranno i più , ma purtroppo di estrema attualità. Tanto il Melfi alla fine si iscriverà anche stavolta, sosterranno sempre i soliti osservatori distratti e disattenti. La paura che alla fine a furia di gridare “ al lupo al lupo”, non si percepisca più l’esatta misura del pericolo, è triste realtà. No purtroppo. Si potrebbe non farcela per davvero. Non ci si può più celare dietro i soliti noti. La terza serie nazionale, rappresenta un torneo di spessore incredibile. Un campionato dove onestamente sembra fuori luogo la presenza di una piccola realtà come Melfi. Tutta la città ha saputo conquistare un traguardo così rilevante. Tutta la città ha saputo meritarsi un prestigio così enorme. Tutta la città è chiamata a difendere la categoria così faticosamente ottenuta. Se non si può far leva su aiuti esterni, ( vedi zona industriale), seppur scandaloso, può anche rappresentare un ulteriore motivo di stimolo per una città che nelle difficoltà ha dimostrato in passato di sapersi esaltare. Forza Melfi. Costruiamo un altro miracolo. Non iscriversi sarebbe uno smacco non degno di una città cosi ricca di storia e gloria.
fonte: tuttolegapro