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Foggia
15 Gennaio 2025
Foggia Calcio

Promozione, riecco il Foggia. Lo Campo: «Non finisce qui»

Il presidente dei Satanelli annuncia cambiamenti: «Pensiamo al futuro, siamo pronti a rinforzarci»

FOGGIA – Vulcanico, colorito e passionale. Franco Lo Campo, presidente del neopromosso Foggia Calcio, sembra essere uscito da un album delle figurine degli anni Ottanta. Un vestito che si è cucito addosso in due anni di dirigenza rossonera, al punto che nessuno si stupisce quando, al termine del match promozione contro il Poggibonsi, fa irruzione in sala stampa bagnato dalla testa ai piedi per cambiarsi e indossare dei panni di fortuna. All’indomani del ritorno in Prima Divisione è lui a tirare il bilancio di venti mesi di dirigenza.

Presidente, passata la sbornia post festa, a mente fredda cosa si prova ad essere in Lega Pro unica?
«È una bellissima sensazione, ma non abbiamo preso nessuna sbornia, anche perché proprio al momento del brindisi negli spogliatoi i calciatori hanno fatto irruzione bagnandoci dalla testa ai piedi. D’Angelo era il più scatenato ma abbiamo risposto anche noi al fuoco».

Sono passati solo 20 mesi dall’inizio di questa avventura, eppure sembra passata un’eternità.
«Già. E pensare che non dovevo neanche far parte di questa società. Dovevo limitarmi a un semplice aiuto ai gruppi Pelusi e Amodeo, poi i miei figli hanno preso a cuore la squadra e io con loro, fino a diventarne presidente».

Qual è stato il momento più importante della sua esperienza al vertice del Foggia Calcio?
«Sicuramente il ripescaggio. Io ne sono stato il promotore e ho avuto ragione. Mi sono detto: lo devo fare! Ho passato due giorni in banca per riuscire a risolvere il rebus fidejussione, ore di passione ampiamente ripagate».

In vista della nuova stagione, quali sono le ambizioni e le aspirazioni della sua società?
«Al momento siamo deboli. Non abbiamo la forza economica per prendere calciatori di grido, in grado di spostare in maniera netta gli equilibri della squadra. Se il gruppo societario rimarrà lo stesso punteremo a una posizione di metà classifica, confermando la rosa di questa stagione e inserendo qualche calciatore di buon valore».

Eppure qualche movimento in entrata e uscita nella compagine societaria sembra esserci.
«Amodeo potrebbe lasciare la società, ma dopo la festa di domenica l’ho visto rinfrancato e felice, chissà che non cambi idea. In settimana faremo il punto della situazione e decideremo il da farsi. Parleremo anche di stipendi; l’ultima volta ho sottoscritto un aumento di capitale e qualora non ci fosse un altro aumento da parte degli altri gruppi diventerei socio di maggioranza».

E in entrata?
«Alcuni di noi hanno aperto una trattativa con un imprenditore già impegnato nel mondo del calcio. Tutto sta procedendo a fari spenti e puntiamo a risolvere la vicenda entro la fine del campionato, per avere modo di preparare al meglio la nuova stagione agonistica. Lavoriamo alla cessione della metà del pacchetto azionario o della totalità. Poi sta nascendo qualcosa anche con alcuni imprenditori della provincia».

E il nome di questo mister X?
«Non lo so neanche io (sorride, ndr)».

Ci sono contatti con l’entourage del Torino o con la famiglia Beretta?
«Il dottor Beretta è una bravissima persona e forse da parte sua ci sarà un maggior impegno economico per la prossima stagione. Organizzeremo amichevoli importanti e siamo al lavoro per allestire una bella festa promozione nei prossimi giorni».

Presto partirà anche la programmazione per la nuova stagione. Si ripartirà da Materazzi, Di Bari e Padalino?
«L’intenzione è di trattenerli. A Padalino ho espresso la mia volontà di confermarlo ma lui ha detto che c’è tempo per discutere del rinnovo. Naturalmente non potremo fare niente in caso di offerte provenienti dalla categoria superiore, ma lui sa che, se vuole, il posto al Foggia è suo. Per Materazzi la situazione è diversa, ci confronteremo in settimana con gli altri soci».

E la squadra?
«Vorrei confermarne la gran parte, magari trattenere Narciso, Loiacono, Giglio, Cavallaro e tanti altri. Sicuramente saranno confermati i foggiani, perché loro hanno messo qualcosa in più in queste due stagioni».

Ha mai pensato di di imitare il Trapani, salito dalla D alla serie B nel giro di pochi anni?
«La squadra va rinforzata ma con innesti mirati e con un assetto già consolidato penso che potremo giocarcela con tutte. Il primo rinforzo ce l’abbiamo già in casa, è Gigliotti».

fonte: Domenico Carella – Il Corriere del Mezzogiorno

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