Andrea Fortunato, giovane promessa del calcio italiano, 19 anni fa ci lasciò all’età di 24 anni a causa di una malattia incurabile. Si interruppe così la sua carriera che già lo aveva visto giocare per 4 squadre, Como, Pisa, Genoa e Juventus; per Fortunato, che era nato a Salerno nel 1971 e giocava nel ruolo di terzino sinistro, si parlava anche di Nazionale (giocò un’unica partita nel ’93 nella gestione Sacchi), ma all’epoca togliere il posto a dei “mostri sacri” come Maldini, Benarrivo e Carboni era impresa difficile. La Juventus pagò al Genoa 12 miliardi di lire, e Fortunato in maglia bianconera collezionò 27 presenze e un gol nella stagione 1993-94, ma il rendimento del giocatore, che appariva affaticato, non fu sempre all’altezza e suscitò diverse critiche tra i tifosi, poi nel maggio del 1994 la terribile scoperta: all’ospedale di Torino a Fortunato venne diagnosticata una leucemia acuta, e persino gli ultras della Juve, gli stessi che ne avevano criticato le prestazioni non potendo sapere nulla dello stato di salute del giovane, si strinsero attorno a lui. Per mesi Fortunato svolse delle cure importanti, a un certo punto era quasi recuperato, ma nel marzo 1995 fu colpito da un’influenza che generò in lui una ricaduta. Si spense il 25 aprile dello stesso anno a Perugia, e ai funerali che si tennero al Duomo di Salerno parteciparono migliaia di tifosi, compresa la squadra della Juventus.
Il ricordo di Andrea Fortunato vivo ancora oggi: in sua memoria è stato istituito il “Premio Andrea Fortunato”, ed è stata inoltre dedicata al calciatore salernitano anche la biblioteca e il museo sul gioco del calcio che ha sede a Villa Matarazzo nel comune di Castellabate.
fonte: tuttolegapro