–
Lega Pro e i giovani, occorre l´aiuto del Parlamento. Le comproprietà? Uno specchietto per le allodole.
I campionati di terza serie volgono al termine. L´aspetto agonistico, come sempre, di questi tempi, assume un valore determinante. Il perverso sistema delle promozioni e delle retrocessioni, adottato quest´anno, crea non poche apprensioni tra i presidenti. Tra l´altro, il pericolo di piombare tra i dilettanti crea, in alcuni di loro, un vero e proprio patema d´ animo. Le negative ripercussioni societarie e sportive potrebbero essere, in alcuni casi, irreparabili.
Nelle difficoltà rappresentate dalla crisi finanziaria del Paese, ci si interroga se la stagione della riforma sarà, veramente, quella della svolta.
Le difficoltà di reperimento delle risorse economiche, utili alla gestione, sono sempre più evidenti. Il ricavato per la vendita dei biglietti e degli abbonamenti, nella maggior parte dei casi, copre a malapena le spese per le trasferte, i ritiri e l´organizzazione delle gare. Gli sponsor, quelli che non si sono allontanati definitivamente, hanno sensibilmente ridotto i loro contributi.
La Lega Pro, non avendo ancora ricevuto il concordato supporto finanziario, incontra difficoltà nell´erogare alle Società affiliate le somme preventivate ad inizio di stagione. Il riferimento è ai diritti televisivi ed alla mutualità. Gli importi ad oggi distribuiti, risultano essere nella maggior parte dei casi, anticipazioni effettuate attingendo dalle disponibilità di cassa della stessa Lega Pro.
Il costo del lavoro, da sempre, rappresenta la vera spada di Damocle per tutti i Club. Non solo in Lega Pro. Un problema annoso e tutt´ ora irrisolvibile. Ben sanno in Covisoc quante Società accusano difficoltà nei confronti dell´ Ufficio delle Entrate. Non pochi club hanno in corso rateizzazioni per contenziosi riguardanti il mancato pagamento, negli anni, di Iva, Enpals ed Inps. Ben sanno in Covisoc anche delle difficoltà e delle corse estive, di tanti, per superare la “sbarra” imposta dalle regole pere le iscrizioni.
Si rendono necessari nuovi progetti ed iniziative. E´ evidente.
Recentemente Francesco Ghirelli, per conto della Lega Pro, ha lanciato un grido d´ allarme: “il Parlamento ci aiuti…”. La terza serie deve diventare sempre più la Lega dei giovani.
Il riferimento palese all´ inserimento della figura giuridica dell´ apprendistato nella contrattualistica. La creazione di nuovi moduli formativi. Le disposizioni per la ripartizione dei diritti televisivi per la quota riservata ai giovani. La ripartizione dei contributi federali in base alla strutturazione del settore giovanile di ogni club.
Nel dettaglio tutti progetti concreti, innovativi e ambiziosi, ma bloccati. Fonti finanziarie da distribuire alle Società più sensibili nel qualificare la formazione dei giovani calciatori. Risorse finanziarie che garantirebbero 3/400 assunzioni. 10 milioni di euro stanziati dal duemila ed erogati solo in minima parte.
Ghirelli lamenta l´ impossibilità, negli anni, di far approvare in Parlamento un emendamento al testo che consenta di utilizzare quanto già esiste. Renzi, il Premier dell´ Italia del “fare” ne ha le possibilità confrontandosi con il Ministro del Lavoro e della Ricerca ed Istruzione.
Che sia veramente la volta buona?
Il trasferimento in compartecipazione. Si pensava che una volta per tutte sarebbe stata accantonata questa modalità nei rapporti tra i club della categoria professionistica. Si è invece imposta la volontà di quelle Società, della massima serie, che “collocano” di più nella ex serie C. I vertici della Lega Pro si sono astenuti.
La comproprietà gratuita con un Club di serie A. Magari condita con una valorizzazione per il primo anno. A parziale copertura dell´ elevato costo contrattuale. Uno specchietto per le allodole. A fine stagione, il Club maggiore scarica il calciatore. Deposita una busta a valore zero. Il ragazzo rimane in forza al club di terza serie, titolare dell´ultimo tesseramento. Il contratto è pluriennale ed estremamente oneroso. Una beffa.
Dico, sarà il caso di darsi una svegliata?
Nel frattempo, in settimana, si è avuta ulteriore conferma del divertimento più gradito, nel presente, da tanti presidenti. Sono saltate altre tre panchine. E non è finita!
fonte: tuttolegapro
–