–
A segno Cavallaro, la promozione si avvicina.
Il Foggia torna al successo dopo due sconfitte consecutive e avvicina la promozione in lega pro unica. Basta un rigore di Cavallaro per avere la meglio di un Cosenza molle e compassato, lontano parente della squadra che contende a Teramo e Casertana il primato nel girone B di seconda divisione. Il Foggia vince in formazione rimaneggiata. Padalino preferisce non rischiare D’Angelo (fermo per gran parte della settimana) e inserisce Pambianchi in coppia con Filosa. Il 3-4-3 lascia spazio al 4-3-3, con la sorpresa Agostinone al posto di Leonetti. Nel Cosenza Blondett recupera e parte titolare.
PRIMO TEMPO – In campo s’incontrano due dei migliori attacchi del girone ma per quasi mezz’ora nessuno sembra accorgersene. L’azione più pericolosa del match è un tiro maldestro di Sicurella, a dir poco fuori misura. Gli sbadigli dei circa 2.500 spettatori vengono stroncati dal contrasto Asante – Colombaretti. Il laterale rossonero cade in area e conquista al 28′ un prezioso penalty, trasformato con freddezza da Cavallaro. Alla mezz’ora Narciso consegna erroneamente palla a Calderini ma l’attaccante cosentino sbaglia il tiro, sparacchiando sullo stesso Narciso. L’ultima azione degna di nota a della prima frazione è un tiro centrale di Agostinone, ben parato da Frattali. Pochi secondi prima dell’intervallo Quinto è costretto ad abbandonare il campo per un contrasto con Alessando. Per lui possibile distorsione al ginocchio.
SECONDO TEMPO – La ripresa riesce ad essere addirittura più brutta della prima. in mezz’ora di gioco sui taccuini dei cronisti finiscono l’incornata fuori misura di Calderini su azione d’angolo al 2′st e il tiro rugbystico di Giglio a sprecare un contropiede innescato da un’errore della difesa cosentina al 15′st. Il Foggia pensa quasi esclusivamente a difendersi e passa a un prudente 5-3-2 con l’inserimento di Curcio e D’Angelo al posto di Sicurella e Agnelli. Il bunker sembra reggere e al 38′, in pieno contropiede, il Foggia ha anche la palla per chiudere i conti, ma il tiro di Cavallaro è clamorosamente debole e fuori misura. Giglio lo imita in pieno recupero, lasciandosi murare da un difensore. Al fischio finale scatta la festa in casa rossonera ed in particolare per il laterale Tommaso Colombaretti, giunto alla sua centesima presenza in rossonero. La società gli ha consegnato una maglia celebrativa personalizzata.
fonte: Domenico Carella – Il Corriere del Mezzogiorno
–