E’ stato l’artefice della straordinaria cavalcata che portò il
Sorrento dalla Promozione alla Serie C, vincendo campionati e coppe in serie. I tifosi nelle ultime settimane ne hanno invocato il ritorno al timone del club costiero. Per appurare gli scenari futuri che lo riguardano e rivivere l’esperienza vissuta al Sorrento, l’ex presidente rossonero Antonino Castellano.
Come vede il suo Sorrento che rischia la retrocessione in D?
“Mi piange il cuore vedere il Sorrento in queste condizioni. Non è più il club che avevo lasciato cinque anni fa. All’epoca c’era un settore giovanile straordinario, capace di lanciare tanti talenti…”.
Allude a Immobile, Mirante, Vitale, Zito ecc?
“Esattamente. Per me è un orgoglio vedere questi ragazzi protagonisti in Serie A e in Nazionale come Immobile. Auguro loro il meglio e le confesso che sono il loro primo tifoso in assoluto. A Sorrento avevamo lavorato tanto e con una passione incredibile sul settore giovanile. I risultati hanno dimostrato la bontà del nostro operato”.
La rivedremo presto nel calcio?
“Fino a cinque anni fa sono stato presidente. In questo momento io non faccio più calcio da anni. Amavo il settore giovanile e lo ritenevo uno strumento straordinario per la crescita del club e dei giovani. Allora avevo creato un bel settore giovanile, peccato che adesso è stato distrutto…”.
Un motivo di vanto anche sociale…
“Amavo togliere i ragazzi della strada, indirizzando le loro energie verso qualcosa di costruttivo. Ragazzi di Torre Annunziata e Torre del Greco venivano a Sorrento con me a studiare e a fare il calcio”.
Ricordi dei suoi ragazzi oggi protagonisti ad alti livelli?
“Immobile era un attaccante straordinario sin da ragazzino. Idem Mirante. Non a caso andarono alla Juventus. Pure Di Leva aveva qualità immense, tanto che Paratici lo volle fortemente alla Sampdoria. Sono rimasto legato pure a Vitale che è arrivato a giocare in Serie A nel Napoli e a Zito che cedetti al Siena e oggi sta facendo benissimo in B a Terni. Sono come dei figli per me. Vedere alcuni di loro in Nazionale è stata una emozione fortissima”.
Il suo Sorrento è stato una grande palestra anche per gli allenatori…
“Confermo: adesso c’è Rastelli che sta facendo davvero molto bene ad Avellino. Non mi meravigliano i risultati che ha ottenuto”.
I tifosi invocano un suo ritorno in società…
“Il Sorrento è una mia creatura: partimmo dalla Promozione e arrivammo in C1, vincendo tutte le varie coppe d’Italia dall’Eccellenza alla Prima Divisione. Oggi purtroppo nel vedere la società allo sfacelo e a rischio retrocessione provo amarezza. Fa male assistere alla distruzione di un settore giovanile costruito con tanto lavoro. Non mi perdevo mai un singolo allenamento delle squadre del settore giovanile. Le confermo il fatto che i tifosi tutti i giorni mi chiedano di tornare. Il loro pressing per un mio ritorno nel club mi fa piacere, ma…”.
Dica…
“Non lo so, non credo sia fattibile con questa attuale società. Con i dirigenti presenti ora è impossibile un mio ritorno. Hanno distrutto l’immagine della società seria e virtuosa che avevo costruito”.
Se cambiassero le cose?
“A quel punto mai dire mai…”.
fonte: tuttolegapro