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15 Maggio 2025
Foggia Calcio Serie B

Tuttocuoio, diesse Costa: “Altalenanti? Siamo i più regolari. Il mister non si tocca e il mercato non si snobba. Ecco le mie favorite…”

Tuttocuoio 

Tra le tante, gradite, sorprese stagionali di Lega Pro c’è anche il Tuttocuoio. La squadra neroverde rappresenta una delle realtà più piccole tra i professionisti, arrivando da una frazione, Ponte a Egola, con meno di 10 mila abitanti, all’interno del comune di San Miniato. Al primo anno tra i Pro, i toscani sono attualmente tra le prime otto della classe, nonostante un finale di girone non molto esaltante. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il direttore sportivo Stefano Costa.

Si aspettava di arrivare con il Tuttocuoio fin qui?

“Il calcio mi ha dato tanto, sono partito trent’anni fa da categorie infime come giocatore di pessima qualità e sono arrivato da direttore tra i professionisti. Per me è un sogno essere tra i professionisti, io vivo di calcio da sempre. Pensa che quando vado in vacanza la prima cosa che vado a guardare sono gli stadi delle varie città, poi tutti gli altri monumenti”.

Siete reduci da tre sconfitte consecutive dopo aver ottenuto tre vittorie nelle gare precedenti. Un’altalena di risultati. Come mai?

“Tenere un ritmo costante non è facile. Dobbiamo capire che non esistono partite facili, tutte le squadre sono attrezzate. Non dobbiam fare vittimismo ma reagire con le nostre forze. Speriam di tornare a far punti con l’Aprilia, match di fondamentale importanza per noi. Comunque guardando i dati siamo il team più equilibrato: 5 vittorie, 5 pareggi, 5 sconfitte, differenza reti di un solo gol. Noi dobbiamo capire chi siamo. Sapevamo che il terzo posto non poteva durare a lungo anche se non ci aspettavamo un novembre disastroso. Bisogna gestire meglio la pressione, migliorando dove possibile”.

Mister Alvini dopo tre sconfitte non sembra essere in discussione…

“Al Tuttocuoio l’allenatore non si manderà mai via, non scherziamo. Io ritengo che il mister sia il pilastro portante di una società e dello spogliatoio. Se lo si toglie, l’intera struttura crolla. Questo è il nostro credo, noi la pensiamo così. Nel nostro calcio il tecnico non va sulla graticola dopo aver perso tre partite”.

Contro il Gavorrano è arrivata una sconfitta inaspettata. E per certi versi criticata…

“A caldo ci sfiam sfogati, anche legittimamente per un’espulsione ingiusta subìta. Giocare 55 minuti in dieci ha aiutato l’avversario, permettendogli la rimonta nel finale. Non crediamo che ci sia premeditazione negli errori arbitrali ma affermiam senza problemi che in questo caso il guardalinee ha sbagliato. Risultato ingiusto: per il gioco espresso meritavamo almeno un pari”.

Nove retrocessioni, nove promozioni. Avete una ricetta per arrivare tra le prime otto?

“E’ il calcio, lo stesso Macalli lo ha ribadito durante il derby della legalità: “Trionfi l’onestà, che vinca il più forte”. E se lo dice lui non posso che essere sereno. Noi stessi siam convinti che umiltà e onesta pagano, queste son le nostre armi. Siamo numerose squadre sullo stesso piano con gli stessi valori. Facendo un bilancio di quanto fatto finora, il Tuttocuoio ha sempre venduto cara la pelle e non ha demeritato con nessun avversario, per questo son fiducioso sul futuro”.

Quali sono i team più forti di questo campionato?

“Tre squadre mi hanno impressionato. La prima è il Cosenza che già all’esordio ha mostrato tutta la sua forza contro di noi. Lo dissi già all’epoca che sarebbero arrivati senza problemi tra le prime tre. Poi Foggia e Ischia: i pugliesi stanno facendo benissimo dopo un inizio altalenante, l’Ischia invece sono sicuro che uscirà alla distanza, perché ha giocatori molto importanti per la categoria”.

Capitolo mercato. Come vi muoverete?

“Il mercato non lo snobbiamo, una buona società deve sempre monitorarlo. Ma abbiamo molta fiducia nei nostri giocatori. Avanti, ad esempio, abbiam Colombo, Matteini e Ferretti, non gli ultimi arrivati. Mi auguro che Colombo riesca a tornare per la trasferta di Messina. Purtroppo l’infortunio di un crociato a una certa età non è facilissimo da recuperare. Ma conosciamo la forza del nostro capitano e sappiamo che ce la metterà tutti. Inoltre dopo il suo stop ne è arrivato un altro altrettanto importante: quello di Cherillo, classe ’93 che si era inserito benissimo negli schemi e aveva già segnato 4 gol. Lo strappo lo terrà fuori per 40 giorni, una brutta tegola. Diciamo, quindi, che se ci saranno occasioni a gennaio vedremo”.

Capitolo infrastrutture: difficile dover abbandonare la vostra storica “Leporaia”?

“E’ diventato il nostro campo d’allenamento, servivano troppi investimenti per renderlo a norma. Insieme al Comune abbiam capito che l’unica soluzione possibile era quella esterna, cioè giocare tutto il campionato in trasferta a Santa Croce. Per fortuna giochiamo a soli 3 chilometri di distanza, ci sentiamo molto vicini a casa nostra. Abbiamo circa 3-400 spettatori di casa a partita, una buona media, contando che veniamo da un centro medio-piccolo. C’è un grande attaccamento alla squadra, siamo seguiti da anni con grande passioneL’unica seccatura è doversi accordarsi in orari e altro con la squadra locale. Quest’ultima, però, non ci sta creando problemi”.

fonte: tuttolegapro

 

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