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Foggia
16 Maggio 2025
Blog Cuore Rossonero

Il Foggia c’è… e ne abbiamo le prove!!!

Peppino
DI GIUSEPPE BALDASSARRE – Il FOGGIA c’è ed è anche concentrato e determinato al punto di aver fatto durare un solo minuto la gara con l’Arzanese, roba da giocare solo 33 partite su 34, perchè la fulminea rete di D’Allocco assistito dal bravissimo Agostinone ed il raddoppio di Leonetti assistito prima dal traversone di D’Allocco da sinistra e poi dal velo di Giglio han fatto chiudere la pratica Arzanese prima del tempo. Nuovo vantaggio in classifica sulla nona salito a sette punti, anzi per essere più realisti del re anche sulla settima e sull’ottava exaequo. Matematicamente irraggiungibili per un mese, considerato i sei punti in palio sino al giro di boa e la sosta natalizia. Il segnale forte, anzi fortissimo al campionato l’hanno mandato invece Teramo e Casertana che hanno rispettivamente maramaldeggiato a Lamezia (con Novelli il rimedio è peggiore del male) ed a Melfi vale a dire in casa di altre due promuovende del momento.
 
Il Teramo ha riconquistato la vetta condivisa col Cosenza, la Casertana quarta tallona ad un punto il FOGGIA terzo. Sembra un gruppetto di ciclisti che tenta la fuga. Senza scomodare Seneca ed i suoi medaglioni, l’altra faccia della medaglia di mercoledì scorso ci informa che il FOGGIA gode di un irrisorio vantaggio di due punti sulla quinta il Vigor Lamezia appunto ed un cospicuo ed interessante più cinque sul Melfi sesto in graduatoria e non è poco dopo quindici gare. Va da sè che per ex voto prima di ogni seduta di allenamento Bitetto ed i suoi debbano venerare ed adorare quei due legni trasversali del Valerio che respinsero le bordate di capitan Agnelli.
 
Tornando all’Arzanese l’unica nota stonata può essere l’espulsione di Venitucci, il quale ha l’attenuante di aver ricevuto un pestone da un avversario furbetto e di aver reagito nel pieno del dolore con una spintarella. Il tutto è stato raccontato a modo suo dall’assistente al Signor Arbitro che ha estratto il rosso da due giornate che complici le prossime festività equivalgono ad un mese di inattività per il buon Dario, il quale ritroverà i condiscepoli come minimo sesti all’antivigilia dell’Epifania. D’Allocco ha realizzato la sua prima rete nel FOGGIA, Leonetti la sua settima che gli permette di raggiungere fra gli altri pure Venitucci e Cavallaro oltre ad Ulivieri, Colacone e Bergamaschi tanto per citarne solo alcuni di quelli che hanno segnato sette volte. E’ risaputo che Savino Leonetti ha esultato nove volte col FOGGIA, ma le reti di Santa Maria Capua Vetere del maggio scorso gli furono cancellate dal giudice sportivo: il 3-0 a tavolino era maggiormente afflittivo rispetto al 4-2 maturato sul campo.
 
L’Arzanese fa parte ormai del passato, domenica scorsa Pasquale Padalino ha raggiunto Tarcisio Burgnich a 51 panchine col FOGGIA la media punti dei due dice tutto 1,72 per il foggiano, 1,37 per il friulano che pure lavorò benissimo dalle nostre parti e come Padalino oggi, potè giovarsi dei tre punti a vittoria. Non c’è tempo per fermarsi, anzi chi si ferma è perduto! Quattro vittorie consecutive sono tanta roba, anche se tre ottenute intra moenia. Ci aspetta l’ Aversa Normanna retrocessa in malo modo l’anno scorso, ma ripescata ed ora a venti punti. Già un pareggio permetterebbe al FOGGIA di far rimanere inalterato il distacco.
 
Ancora una volta senza Cavallaro, peccato. Ma a Poggibonsi nessuno si è preoccupato di farlo uscire nell’intervallo col FOGGIA in vantaggio. Dalle immagini televisive è sembrato che in occasione dell’infortunio che lo tenne fuori per un paio di minuti fosse stato soccorso solo dal massaggiatore. Purtroppo nonostante le false promesse di Ghirelli subito dopo la morte di Morosini, in Lega Pro non è obbligatorio il medico fuori casa, nè il medico firma liberatorie per cui alcune società non pagano neppure il medico sociale, non è il caso del FOGGIA, ma resta il fatto che a volte anche il FOGGIA viaggia senza medico nelle trasferte più lunghe non sappiamo se per indisponibilità del sanitario o se per risparmiare un pernottamento e due coperti. Fatto sta che Cavallaro non recupera ed anche se dovesse star bene non potrebbe giocare senza essersi allenato. Anche Venitucci non c’è, ritorna Grea ed allora si inizia col 3-5-2 con Grea ed Agostinone esterni, Quinto vertice basso del centrocampo ed Agnelli e D’Allocco mezze ali. In avanti Giglio e Leonetti a mò di doppio centravanti come Nocera e Traspedini nel secondo lustro degli anni 60. Essi dovrebbero incrociarsi di continuo per non dare riferimenti precisi alla difesa Normanna. Poi lo stesso Padalino potrà cambiare in corso d’opera con Zizzari per esempio che costringerebbe Giglio a stare largo, visto che sulle fasce Zizzari non rende.
 
Altra soluzione interna senza sprecare sostituzione è tornare al 3-4-3 con Agostinone in luogo di Venitucci, Agnelli e Quinto in mezzo e Grea e D’Allocco larghissimi sulle fasce pronti a dare una mano alla difesa che dovrà tener d’occhio Di Vicino…molta da vicino. Poi vedremo se col passare dei minuti a Narciso imbattuto l’Aversa avrà la stessa libidine iniziale. per il FOGGIA invece l’imperativo categorico è non perdere non già per allungare la serie utile di risultati, ma per lasciare inalterato il distacco sui normanni.
 

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