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15 Maggio 2025
Serie B

Aversa, il piccolo miracolo di Di Costanzo

 

Corre l’Aversa Normanna. E non ha intenzione di fermarsi. Ventiquattro punti e l’ottavo posto in classifica – l’ultimo utile per la permanenza in Lega Pro – sono la rendita lasciata dai granata di Di Costanzo in questo finale di 2013. Soprattutto al Bisceglia i normanni sono un rullo compressore, specie negli ultimi tempi. Solo in trasferta la squadra ha faticato nelle ultime tre apparizioni, non brillando e portando a casa, dopo la vittoria con l’Arzanese, un solo punto. Ma l’Aversa oggi ha un’identità di gioco. Si è calata nella categoria, è camaleontica e può sfoggiare il talento di gioiellini come Orlando, Porcaro, Villanova, Antonio Esposito, Nocerino o Gatto. Oppure la malizia e l’esperienza di senatori come Di Vicino, Galizia o Vicentin. O la duttilità di Prevete, adattato come centrale difensivo dopo la squalifica di Di Girolamo. Merito intanto del lavoro di Di Costanzo, che ha plasmato la squadra con lungimiranza e fatica. Nonché della presenza di Gigi Molino, fondamentale nella sua opera di raccordo tra il gruppo, l’allenatore e la società. L’Aversa Normanna è un organico ben assortito, che si fonda su un nucleo di titolarissimi di qualità. Ma a cui manca ancora qualche alternativa nei reparti per essere certo di staccare il tagliando della salvezza. Anche col Gavorrano Di Costanzo ha dovuto fare i conti con una panchina menomata e composta perlopiù da under giovanissimi. L’ex tecnico della Carrarese ha chiesto rinforzi per vivere un girone di ritorno più tranquillo. I primi due sono arrivati: Gennari e Comini. Il primo, che nelle sue esperienze a Melfi ha sempre ben figurato, può garantire varie soluzioni in difesa, potendosi disimpegnare al centro come sulle fasce. Comini completerà la batteria degli esterni offensivi utili per il 4-4-2. Si cerca anche un attaccante che costituisca un’alternativa valida ad Orlando e Vicentin. Altre opzioni sono previste per la porta (il secondo di D’Agostino è Salese, un ’96) e per la mediana. Cinque innesti, quindi, per volare. Ma il duo Cecere-Spezzaferri è intenzionato ad accontentare il tecnico. Senza strafare ma investendo con intelligenza le risorse a disposizione. I progetti peraltro sono ambiziosi dopo il sacrificio economico profuso in estate col ripescaggio tra i professionisti. Il club non ha smarrito organizzazione e progettualità. E vuole vincere. Gennaio sarà il mese buono per gettarne le basi.

fonte: tuttomercatoweb

 

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