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Bilancio molto positivo per “Alimentazione corretta e sport”. Il primo evento annuale riservato all’intera famiglia dei giovani calciatori, organizzato dai Responsabili del settore giovanile del Foggia Calcio e conclusosi ieri sera.Nel corso della stagione ci saranno, già in programma, altri incontri volti a mettere in luce, anche, la centralità dei settori giovanili nell’esistenza delle società sportive. Suddiviso in quattro serate singolarmente dedicate ad ogni categoria, “Alimentazione corretta e sport” è stato ideato dallo staff medico giovanile coordinato dal dott. Romano Bucci. Lo affiancano i dott.ri Fortunato Caldarella, Riccardo Pagliara, Giampiero Giuzzio e Luigi Zoppo. In base all’età degli atleti presenti in sala, i medici hanno illustrato come mangiare in modo equilibrato per crescere sani e, quindi, rendere meglio nello studio ed in campo. Come bilanciare le calorie durante la giornata o in che modo e quando mangiare leccornie. Cosa assumere per non affaticare l’organismo, avere picchi di insulina e successivamente crampi durante gli allenamenti. Ai genitori è stato dato un prototipo di dieta da far seguire ai ragazzi. Il pubblico, nel dibattito finale, ha chiesto soprattutto come tradurre nella pratica quanto ascoltato. In caso di anticipi e di posticipi e per far evitare un calo delle funzioni cognitive nelle ore dei compiti, dovuto alla digestione. I genitori hanno richiesto, inoltre, altri incontri sia con lo staff medico che con quello tecnico sulla disciplina che i giovani calciatori devono mantenere, sull’alimentazione e su altre questioni. Il rapporto con la scuola ad esempio. A cornice degli incontri, i brevi interventi di Beppe Materazzi sui problemi psicologici a cui possono andare incontri gli atleti, qualora fossero caricati di pressioni dall’ambiente circostante. “Una crescita sana e una buona resa dei calciatori – ha spiegato il coordinatore dell’area tecnica del Foggia – sono figlie degli anni di lavoro e di un approccio spensierato allo sport. Che innanzitutto deve insegnare a confrontarsi con gli altri e deve educare ai valori probi della vita. Perché uno degli obiettivi principi della società rossonera è quello di contribuire a formare, in collaborazione con le famiglie e la scuola, prima che dei calciatori di successo degli uomini di valore”.
Ufficio Stampa
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