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Foggia
14 Giugno 2025
Blog Cuore Rossonero

Abbassiamo la cresta ed i centrocampisti di fascia…

Peppino
DI PEPPINO BALDASSARRE – Bene, bravo FOGGIA va bene così, continua così, ma “memento homo” ricordati che più sali, più troverai aria rarefatta ed avrai difficoltà a tenere questi ritmi, ma se invece saprai essere sempre umile, concentrato, determinato, caparbio, attento e volenteroso non ti sfuggirà l’immancabile vittoria!
 
A Poggibonsi non si è vinto soffrendo, si è vinto come si deve vincere per essere promossi. Una sola rete, marca Giglio, pesantissima, difesa per oltre un’ora con le unghie, con i denti, con ripiegamenti intelligenti e produttivi del centrocampo, con Narciso tornato a prestazioni degne del suo nome, con D’Angelo che dopo averne combinate di cotte e di crude, questa volta ha salvato la vittoria e quindi ben due punti in pieno recupero! Bravo non solo per il gesto tecnico, ma soprattutto per averlo fatto dopo 94 minuti primi di gara! Significa che è stato attento e deciso, che ha avuto la lucidità dopo un’ora e mezzo di freddo ed umidità di intervenire al tempo giusto. Inutile ribadire che con i nostri è sempre tempo di bastone e carota!
 
La classifica per quanto sub judice in attesa dei recuperi dell’11 dicembre prossimo venturo a mal parata, leggi 1 fisso al mercoledì, vedrebbe il FOGGIA quarto con quattro lunghezze di vantaggio sulla nona. A prescindere dal fatto che è meglio essere ottavi con una quindicina di punti di vantaggio sulla nona, anzichè terzi con soli cinque punti di vantaggio sempre sulla nona, il FOGGIA deve abituarsi a giocare quasi sempre, tolte le nobili eccezioni Cosenza e Teramo, con squadre che navigano al di sotto del FOGGIA stesso. Allora che facciamo? Ci montiamo la testa e cominciamo a giggioneggiare nel campo, o abbassiamo la cresta ed i centrocampisti e continuiamo a lottare? La seconda ipotesi è quella giusta, guai a mollare!
 
Proprio l’Arzanese l’andiamo ad affrontare nel suo momento migliore. Non solo i campani nelle ultime tre partite hanno conquistato più della metà del loro bottino in graduatoria, ma a vedere con chi vengono i brividi: pareggi a Caserta e Melfi, vittoria contro il Teramo. Ed il discorso non finisce qui: i pareggi esterni non sono stati squallidi e striminziti 0-0, ma li hanno ottenuti subendo rimonta in trasferta, ergo erano passati in vantaggio. Morale della favola o se preferite come si diceva in greco attico ò mùtos dèloi: abbassiamo la cresta ed abbassiamo i centrocampisti di fascia. Al lettore più attento non sarà sfuggita questa frase già scritta più in alto.
 
Manca Grea squalificato, il sostituto naturale Colombaretti non ha i 90 minuti nelle gambe, D’Allocco sta giocando bene, Agostinone è un po’ il tuttofare di Padalino, vista la sua duttilità ed ecletticità con le quali rimedia ad una tecnica non certo sopraffina, perdipiù in inferiorità numerica a Cosenza ha funzionato contro la prima, deve funzionare contro l’ultima ed in 11 contro 11: Agostinone a destra, D’Allocco a sinistra, ma molto bassi, per impedir loro di segnare, rinunciando magari a due occasioni da rete per tempo che sono il 50% delle occasioni fisiologiche che una squadra di casa crea, sperando di sfruttare le poche altre, ma guai ad aprire loro autostrade e praterie destinazione Narciso. Abbassiamo la cresta ed i centrocampisti di fascia, lo scriviamo per la terza ed ultima volta con la speranza che repetita juvant. Il futuro ci interessa poco, in questo momento ci interessa solo l’Arzanese, al diavolo il giro di boa i punti dopo il Chieti e tutto il resto. A quota 50 si potrebbe festeggiare e con una media di 1,30 a partita ci si arriva di sicuro. Ora bisogna vincere e basta i pareggi in casa ce li conserviamo per Teramo, Cosenza e Casertana.
 
Quasi certamente mancherà Cavallaro il quale stoicamente è rimasto in campo a Poggibonsi dopo aver rimediato una forte contusione alla caviglia, proprio lui che come un guerriero che avrebbe trovato posto anche nell’omerica Iliade è sempre l’ultimo ad arrendersi. Potrebbe partire dalla panchina…in caso di emergenza rompere il vetro….poi se Zizzari sta bene è giusto che giochi lui, ma al centro, con Giglio decentrato. Sappiamo bene che senza Cavallaro non è la stessa cosa, ma se Venitucci si accentra alle spalle delle punte e se Agnelli torna ai suoi livelli, si può vincere e ci si può ambientare meglio all’aria rarefatta d’alta quota.
 
Infine pochi dati statistici. Giglio ha segnato la rete numero 26 col FOGGIA raggiungendo il preistorico Bartolini al posto numero 24 della classifica cannonieri del FOGGIA di sempre. Padalino che in II divisione non ce l’hanno neppure a Teramo o a Cosenza alla sua cinquantesima panchina col FOGGIA ha conquistato l’ottantacinquesimo punto con media di 1,70, non male!
 

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