– Fabrizio Ferrigno non ci sta. Il direttore sportivo del Messina contesta le decisioni arbitrali che hanno condizionato il match contro il Melfi, terminato con due espulsi e il suo stesso allontanamento dalla panchina a gara in corso: “ho visto una sola squadra in campo, il Messina. Purtroppo dobbiamo lottare contro tutto e tutti, non voglio pensare che l’arbitro sia stato in malafede. Come un calciatore sbaglia un rigore anche lui può sbagliare decisione. Il rosso a Simonetti? Per me non c’era ma l’arbitro non vedeva l’ora di buttare qualcuno fuori, di fare il protagonista. Questa era l’impressione dalla panchina, una cosa oscena. In tanti anni non avevo mai visto un arbitraggio del genere. Una mancanza di rispetto per la città di Messina, per i tifosi, per la società e per i calciatori che durante la settimana si spaccano la schiena. Non vorrei che tutto ciò sia nato dal silenzio stampa indetto dal Gavorrano dopo l’arbitraggio, a loro dire, scandaloso nel match perso contro di noi. Se dovremo fare questo per evitare certe situazioni allora ci attiveremo. Ci sono stati, nei nostri confonti, sei ammoniti, due espulsi in campo, il mio allontanamento dalla panchina. Il Melfi, invece, non ha ricevuto nemmeno un cartellino. Uno che legge il tabellino pensa che sia stata una guerra e avete visto tutti che non è così. Ci faremo sentire dall’AIA, invieremo il DVD della partita chiedendogli se quanto visto sia possibile”. Per fortuna dei giallorossi, anche con l’uomo in meno (il secondo rosso è arrivato a tempo scaduto) è arrivato il quinto risultato utile consecutivo. “Non abbiamo perso la testa, c’è stata una grande reazione con un sacrificio corale. Questa per noi è una vittoria: in dieci per un’ora abbiamo creato tante palle gol. Il punto ce lo teniamo molto stretto per come si era messa la partita. Ora pensiamo al futuro. Speriamo di recuperare qualche infortunato ma ormai con le emergenze stiamo andando avanti dall’inizio del campionato. Non avevamo messo in preventivo tutti questi problemi ma non ci piangiamo addosso. Mercato? Niente per ora, bisogna solo pensare a fare più punti possibili da qui a dicembre”.
Un po’ più tranquillo, ma sulla stessa lunghezza d’onda, è il tecnico del Messina Gaetano Catalano. “L’arbitro aveva un atteggiamento arrogante. Se un capitano viene a chiederti spiegazioni lo fai parlare, non lo ammonisci. Il direttore di gara ha perso un po’ la bussola nella prima parte della gara ma non voglio pensare a qualcosa di negativo, altrimenti non parleremmo di calcio”. E sul match: “guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Questo pari ha un sapore dolce per come si era messa la partita. Non abbiamo segnato subito e ci siamo un po’ innervositi, anche a causa di episodi particolari. Non è stato facile giocare il secondo tempo in dieci con tre ammoniti in campo. Eravamo riusciti a passare in vantaggio e senza rischiare nulla siamo andati sotto. Io però voglio fare un plauso ai ragazzi per averci creduto fino alla fine. L’unico rammarico è aver subito due reti su due disattenzioni che in questa categoria non si possono concedere. Alla fine stavamo anche per vincere ma lo sforzo nei 90 minuti era stato enorme e non ce l’abbiamo fatta”.
fonte: tuttolegapro