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DI GIUSEPPE BALDASSARRE – Sempre più in alto era il motto pubblicitario di un famosissimo presentatore televisivo che reclamizzava un’acquavite di una nota marca dalle vette alpine. Ed il FOGGIA sempre più in alto ci va eccome. Terzo in classifica o presunto tale, dipenderà dal Teramo se dovesse tornare imbattuto verso le falde appenniniche dalla trasferta lametina nel giorno del recupero. Al momento il FOGGIA è inconfutabilmente in zona promozione in un campionato anomalo con ben otto promuovende dirette più la vincitrice di spareggio, ma sarebbe in pienissima zona spareggio in un campionato normale con un quarto posto in pectore. Attenzione, però, attenzione, anzi massima attenzione: il Poggibonsi prossimo avversario esterno decimo in classifica è solo tre punti sotto. Intelligenti pauca! Un pareggio in terra senese varrebbe platino. Non è e non sarà una gara decisiva, ma pareggiare a Poggibonsi significherebbe matematicamente un’altra settimana nell’Olimpo del torneo. Quasi per contrappasso dantesco o se preferite in aforisma locale “ù pègge cane, ù mègghje jàzze” dopo la peggiore prestazione stagionale casalinga il FOGGIA raggiunge i piani alti della graduatoria. Ancora una volta regali in quantità. Questa volta ha provveduto Narciso prima parando al di qua della linea bianca un traversone apparentemente innocuo, ma invece rivelatosi molto insidioso di Bianco, poi provocando un rigore per evitare un calcio d’angolo, in pratica per ammazzare un topolino ha incendiato la casa! Successivamente ha posto rimedio opponendosi alla rasoiata avversaria dagli undici metri. Così non va. Una volta tanto che in una ventina di minuti si era accumulato un buon vantaggio abbiamo messo a repentaglio ben due dei tre punti poi conquistati. Poi il Castel Rigone composto da gente veramente educata che lascia lo spogliatoio forse ancor meglio di come lo aveva trovato, ha fatto un figurone pur soccombendo nel punteggio. Fusi, che da calciatore era un validissimo francobollatore a centrocampo, conoscendo bene il FOGGIA ha fatto ciò che un allenatore bravo dovrebbe fare affrontando i satanelli: un vero e proprio embargo bloccando Agnelli e Cavallaro. Ma per fare ciò ha sacrificato con i raddoppi di marcatura ben quattro uomini dei dieci in campo portiere escluso e con i rimanenti sei elementi è poi difficile imporre il proprio giuoco, tant’è che una volta passato in doppio svantaggio ha sciolto le briglie dei suoi marcatori ed il Castel Rigone è tornato in partita persino in inferiorità numerica. Gli umbri l’avevano preparata bene la trappola, ma non avevano fatto i conti non tanto con Giglio, quanto con un D’Allocco davvero scatenato che innescato da Cavallaro ha fornito due assistenze a Giglio il quale non si è fatto pregare affatto per realizzare la sua quinta doppietta in maglia rossonera. Poi dopo il trionfo la sofferenza già narrata. Con lo stesso Giglio che non vede o non vuol vedere Cavallaro smarcato pur di portare a casa il pallone che spetta al triplettista. Fisicamente forse è un FOGGIA in calo dopo la scalata dal penultimo al terzo posto, ma è solo un’ipotesi. Di certo c’è di nuovo una serie di due vittorie consecutive come contro Martina e Messina, quanto ai risultati utili consecutivi quelli sono figli del calendario che non ha posto il Teramo in trasferta alla settima od all’ottava di andata. Ma Teramo a parte ce la giochiamo con tutte, beneficiando del miglior allenatore del girone. Padalino infatti viaggia ad una media di 1,67 da quando allena il FOGGIA vale a dire da 49 partite con 82 punti presi. Il cannoniere Giglio invece con la doppietta con la quale ha asfaltato l’Umbria verde sale al 25° posto nella classifica marcatori rossoneri di sempre appaiandosi con Di Fonte e Traspedini a quota 25 reti, saltando a piè pari gente del calibro di Pier Paolo Bresciani, M. Catalano, Geraci, Silvestri e Stornaiuolo fermi per sempre a 24 reti. Anche tra i doppiettisti Giuseppe Giglio sale al decimo posto dove ci sono quelli che per cinque volte hanno bissato la rete nella stessa partita vale a dire Baiano, Del Core, Rambaudi, Saltutti e Silvestri e scusate se è poco. Ora pensiamo solo a pareggiare a Poggibonsi e se è vero come potrebbe essere vero che a 50 punti si è in C Unica con una media di 1,38 nelle prossime 21 gare ci si arriva al traguardo. Mancherà Agostinone, ma con D’Allocco a sinistra e Grea a destra qualcosa si rimedia. Piuttosto occhio alla difesa che ritorna a 3 poichè nonostante possiamo schierare la coppia di attaccanti più prolifica del girone con 13 bersagli centrati, uno zero a zero varrebbe davvero parecchio.