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14 Giugno 2025
Serie B

Ad Sorrento: “Lavoriamo a 360°. Vogliamo salvare il titolo”

 

Il momento difficile del Sorrento in campionato e la situazione societaria. Tanti gli argomenti messi a fuoco in una lunga chiacchierata con Francesco D’Angelo, patron dei rossoneri. Sono giorni febbrili per dare stabilità finanziaria al club e certezze tecniche alla squadra. Partendo dai necessari rinforzi. “Noi operiamo incessantemente a 360 gradi – premette l’avvocato nocerino -. Vogliamo salvaguardare il titolo di Lega Pro e faremo di tutto per mantenerlo. Anche perché la serie D rappresenta un mondo a parte. E lì gli scenari sarebbero diversi e imprevedibili. Anche per noi”.

Perché la scelta del ritiro?
“Non è stata una decisione punitiva. E’ giusto però che la squadra ritrovi quella concentrazione che a volte c’è e a volte manca. Noi giochiamo bene, basti vedere le gare con Foggia, Cosenza, Chieti o Teramo. Magari ciò non è successo a Ischia. Per questo all’allenatore non ho nulla da rimproverare. Anzi, rispetto allo scorso anno abbiamo un gruppo di giocatori più motivato”.

In una recente intervista a Sportinpenisola l’ex tecnico Bucaro ha parlato di troppe teste nel club e di scelte discutibili dopo il suo esonero.
“Sono stato tanti anni alla Nocerina e poi ho seguito Mario Gambardella in questa avventura a Sorrento. Ho imparato in tutto questo tempo che, quando non si raggiungono certi risultati, le colpe vanno divise fra tutte le componenti. Come i meriti. Intanto non è vero che alle riunioni tecniche partecipavano dieci persone. E’ vero invece che Bucaro è stato sempre coinvolto in argomenti tecnici. L’anno scorso abbiamo ereditato contratti importanti. Era finita l’epoca del duo Gambardella-MSC e la società si è retta, e si regge, sulle collaborazioni di sponsor di rilievo, sui contributi federali e sugli aiuti generosi dei dirigenti. Su indicazione di Bucaro abbiamo preso elementi come Guitto, Cesarini, Polizzi, Arcuri, Schenetti e Di Dio. Gli abbiamo chiesto solo di affidarsi al minutaggio. Se nel girone d’andata abbiamo fatto soltanto 8 punti, ci saranno state evidentemente anche delle responsabilità tecniche. Ma Bucaro è stato pienamente coinvolto nel progetto. Noi non sfuggiamo alle responsabilità. Ma questo deve valere per tutti: dirigenti, giocatori e tecnici”.

Infatti è arrivata una retrocessione bruciante.
“Che ci ha fatto perdere 150mila euro di contributi federali. Noi però abbiamo sempre tenuto la barra dritta. Dopo Bucaro abbiamo contattato Brini e D’Adderio. C’era la voglia di salvarci e di dare continuità a ciò che avevamo iniziato. Quest’anno abbiamo portato la gestione dal milione e 800mila euro dell’anno scorso ai 900mila di quest’anno. Abbiamo onorato tutti gli stipendi ai vecchi calciatori, e lo stesso facciamo con quelli attuali. Tutti i contratti dei nostri giocatori sono comprensivi di vitto e alloggio. Abbiamo anche due ristoranti convenzionati. Gestire una società non è facile. Bisogna fare attenzione a non spendere più di quanto si ricava, perché poi si è costretti a ricapitalizzare”.

A proposito dei tanti dirigenti che vorrebbero avere voce in capitolo nelle scelte, e di questa presunta “confusione”, cosa può dirci in merito?
“Che alla fine decido io. Parliamo, ci confrontiamo, ma sono sempre io a prendere le decisioni finali. Quindi un problema non esiste. E voglio anche dire che crediamo nel mister e nel lavoro che sta svolgendo finora. Noi stiamo mantenendo l’età media in linea per accedere al 100% dei contributi: 24.5. Ma abbiamo detto al tecnico che, dovesse ritenerlo necessario, potrà anche alzare questa media. Noi vogliamo restare in Lega Pro e siamo disposti a fare tanti sacrifici per raggiungere l’obiettivo. Non a caso stiamo anche tesserando un altro difensore (Andrea Pisani, ndr). E abbiamo monitorato in queste settimane altri elementi. Non stiamo fermi”.

Capitolo ds: arriverà qualcuno a ricoprire l’incarico lasciato vacante da Pitino?
“Non ne ravvisiamo l’esigenza. Possiamo servirci anche di consulenze. E’ vero che c’è Avallone, ma sta lavorando molto bene col settore giovanile”.

E su un vice di Chiappino?
“Noi avevamo iniziato un rapporto di collaborazione col Genoa. Questo aveva fatto sì che si fosse raggiunto l’accordo con Marco Nappi, il quale avrebbe dovuto occuparsi anche della Berretti. Poi la cosa è sfumata. Anche qui non credo che, con un vice allenatore, non avremmo perso certe gare. Bisogna essere realisti”.

Il futuro della società: lei sarebbe disposto a vendere il suo pacchetto azionario in caso di una proposta convincente?
“Certo. Sono pronto a valutare un’offerta seria. Ma le trattative non si fanno sui giornali, bensì con i commercialisti ed i notai”.

fonte: tuttomercatoweb

 

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