Un punticino d’oro, ottenuto su un campo difficile quando ormai le speranze erano ridotte al lumicino. Il Poggibonsi raggiunge il Messina negli ultimi minuti e continua nel suo momento positivo. Per questo il tecnico dei toscani, Marco Tosi, si ritiene molto soddisfatto: “Vado via contento. ll Poggibonsi ha strameritato questo pareggio. Nella ripresa abbiam fatto per lunghi tratti la partita. Nel primo tempo siamo stati volutamente compatti e organizzati, lasciando giocare il Messina per sfruttare le ripartenze. Era la strategia tattica più adatta contro una squadra con la bava alla bocca. Se alla mezz’ora non viene assegnato il rigore per loro la partita si incalana sullo 0-0. Poi abbiam cercato il gol fino all’ultimo, dando il fianco al Messina perché quando rincorri devi concedere e alla fine i nostri sforzi sono stati premiati.
Mi aspettavo un cambio di modulo tra i siciliani sia perché non riescono a trovare una continuità di risultati sia perché il rientrante Guadalupi è più adatto per un centrocampo a 5. Quindi ero sicuro che avrebbero spinto molto ai lati e mi sono cautelato con un 4-4-1-1, mettendo comunque due attaccanti sugli esterni.
Non mi piace parlare dei problemi degli altri. Il Messina è una squadra con grande qualità e un blasone importante. Non tutti gli anni si incomincia bene, devono trovare il bandolo della matassa e con i piedi per terra ritrovare i risultati. Forse non hanno ancora capito che serve maggiore umiltà e una corsa in più per aiutare il compagno. E’ un pensiero da tecnico, non voglio dar consigli a nessuno. Ferrigno, Lo Monaco e Catalano son preparati e sanno quel che fanno. Comunque è troppo facile giudicare i tecnici solo dalla partita. Ai giornalisti dico sempre di seguire gli allenamenti“.
Attualmente il sesto posto significherebbe Lega Pro unica. Ma Tosi non vuole sentirne parlare. “Siamo partiti a fari spenti, è inutile accenderli. Viviamo alla giornata, ogni settimana lavoriamo sodo e ogni domenica cerchiamo di dare il massimo. Siamo molto giovani in un campionato nel quale molte squadre hanno speso tanto. Non mi piace che il palazzo abbia deciso un numero così elevato di retrocessioni. Da 6-7 anni faccio la Lega Pro e non credo che si possa retrocedere arrivando a metà classifica”.
In chiusura un pensiero sulla sua breve e sfortunata parentesi al Milazzo nella passata stagione: “Purtroppo mi ricorda la perdita di mia mamma. All’epoca ho dato le dimissioni per starle vicina fino all’ultimo. C’era comunque una società allo sbando, con dei brutti personaggi che nel calcio non dovrebbero mettere più piede”.
fonte: tuttolegapro
