–
DI GIANNI PIRAZZINI – Ben ritrovati amici tifosi del nostro Foggia. Torno a scrivere sulle pagine del mio blog dopo il bel pareggio del Foggia contro il Cosenza. Una partita che ha denotato il carattere dei rossoneri, soprattutto dopo l’episodio dell’espulsione di Pambianchi, giunta al 25′ del primo tempo. Forse i rossoneri hanno giocato meglio in inferiorità numerica, dimostrando che quando vogliono hanno i mezzi per arrivare lontano. Però non sono mancati gli errori. Errori che risultano ancora più evidenti quando vengono fatti con sufficienza. Nel mio modo di intendere il calcio non concepisco quelle catene di passaggi all’indietro che portano l’azione dalla tre quarti avversaria alla propria area di rigore. Più di una volta Narciso è stato messo in difficoltà nel gioco con i piedi. Non si deve portare l’avversario al limite dell’area, è preferibile lanciare lungo le fasce laterali per trovare l’esterno o il centravanti in grado di allungare il gioco. Da un retropassaggio è nato il gol dei padroni di casa. Ma anche il Cosenza ha commesso gravi errori. In fondo il gol che hanno subito sembra la fotocopia di quello subito dal Foggia.
ALTERNATIVE – La squadra dipende molto dall’estro di Cavallaro e venerdì, probabilmente, non era nella sua giornata migliore. Essere il perno della squadra lo carica di responsabilità talvolta più grandi di lui. Per non soffrire troppo nelle sue giornate “no” bisogna cercare di giocare anche sulla corsia di destra. Agostinone ha dimostrato di poter scendere facilmente sulla sua fascia e di poter far male
EFFETTO ZACCHERIA – Da domenica inizia un nuovo mini ciclo che vedrà il Foggia impegnato tre volte in casa in quattro partite. In mezzo la sfida alla temibile Casertana. Guai, però, a pensare che giocare in casa significa automaticamente vincere. A dirla tutta mi preoccupano più le gare interne che quelle esterne, dove il Foggia ha dimostrato di saper giocare bene. In campo bisogna mettere la stessa grinta vista a Cosenza nel secondo tempo. Vietato cullarsi delle prestazioni positive. Servirà l’aiuto del pubblico per portare a casa i tre punti contro il Gavorrano che verrà a giocare con il coltello tra i denti. Già perché il campionato è lungo e difficile. Arriveranno anche i momenti bui, l’inverno con i suoi campi pesanti (poco indicati per una squadra agile come il Foggia, bisognerà saperli gestire per limitare i danni… poi che dire, prima si arriva in zona promozione meglio è. Perché come dico sempre, noi siamo il Foggia e gli altri devono aver paura di noi.
Il vostro capitano
GIANNI PIRAZZINI