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14 Febbraio 2025
Serie B

MESSINA: Corona, “Momento no per sfortuna e infortuni. La costanza sarà fondamentale. Castel Rigone? La famiglia prima dei soldi”

39 anni e non sentirli. Giorgio Corona, oltre 200 gol in tutti i campionati dalla Serie A alla D, a Messina sta vivendo una seconda (se non terza) giovinezza. “Re Giorgio”, in queste prime giornate, ha già messo a segno un paio di capolavori. TuttoLegaPro.com lo ha intervistato in esclusiva.

Nonostante l’infortunio estivo rimani il bomber della squadra. Eppure avete conquistato solo sei punti in cinque gare. Il Messina lo sta mantenendo a galla Corona?

“No, tutti stiamo rendendo sotto le attese. Stiamo facendo fatica, ci sono alcuni infortuni importanti e qualche giocatore ancora deve entrare in condizione. Inoltre dobbiamo essere più attenti. Ma c’è anche molta sfortuna nel prendere gol a pochi secondi dal termine. E’ un momento particolare, l’anno scorso vincevamo nel recupero, quest’anno invece veniamo beffati. Come accettavamo le vittorie dobbiamo accettare anche i risultati meno positivi”.

Quanto stanno pesando gli infortunati?

“Sappiamo sopperire alle assenze ma se queste avvengono tutte nello stesso reparto il problema è maggiore. Si sono fatti male Guadalupi e Maiorano e la squadra ne sta risentendo. Senza nulla togliere a chi si sta sacrificando nel sostituirli con grande senso del dovere”.

Per questo fai la spola tra attacco e centrocampo?

“E’ l’esperienza che mi porta a scendere spesso vicino la mediana ma tutti dobbiamo cercare di esser presenti sia in fase difensiva che offensiva”

Con un curriculum come il tuo non pensi di avere qualche marcia in più?

“Quando uno va in campo si deve sentire uguale agli altri. E’ l’umiltà che te lo chiede. In generale sappiamo che senza cattiveria, intensità e determinazione non otteniamo risultati”.

Eppure hai realizzato due reti, con Arzanese e Aprilia, da applausi…

“Uno ci prova. Vuoi la fortuna, vuoi i demeriti dell’avversario, diciamo che a volte mi va bene”.

La giovane età di alcuni difensori avversari aiuta?

“In 2^ Divisione i difensori forti ci sono. Eppure ne ho visti parecchi l’anno scorso in Serie D che meritavano la Lega Pro ma non possono giocarci per via dell’età media”.

La società si lamenta delle poche presenze al “San Filippo”. Tu che ne pensi?

“Non sono i risultati a far avvicinare la gente allo stadio. Molti pensano che il campionato sia facile e per questo non vengono. E si sbagliano su tutta la linea”.

Capitolo avversari. Favorite?

“Le squadre sono tutte organizzate, non devi sbagliare nulla. Non basta essere attenti fino al 90′, ma fino al 95′. Dobbiamo dare di più, ci stiamo impegnando per questo. Le capoliste Lamezia e Melfi si trovano in alto perché conoscono bene la categoria. Ma ancora è presto per trarre bilanci, quest’anno conterà soprattutto la costanza nel rendimento. Ad esempio l’Ischia ci ha fatto impressione, è sembrata la più attrezzata tra quelle affrontate. Eppure anche loro vivono un momento particolare”.

Ti era mai capitato, in tanti anni di carriera, di giocare in uno stadio senza barriere come quello di Castel Rigone?

“No, era la prima volta. Mi è piaciuta l’idea di giocare con il pubblico così vicino ma è stata bella anche l’accoglienza. Mi è simpatico il presidente Cucinelli che fa giocare il suo team di sabato per riservare la domenica alle famiglie. Un bel gesto in un mondo che pensa sempre al pallone e ai soldi. Riguardo le siepi al posto delle reti, tutti vorremmo stadi senza barriere ma dalle parole ai fatti spesso ci si perde. Dipende anche dalla maturità dei tifosi. Quelli del Messina, come sempre, si sono comportati bene. Anche perché in uno stadio come quello umbro il rispetto, più che mai, non può mancare”.

fonte: tuttolegapro

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